Come rivela la Gazzetta dello Sport a pochi giorni dal derby, il Milan ha una rosa dal valore più alto rispetto a quella dell’Inter. A conti fatti, i giocatori che vestono il rossonero sono preziosi: calcolati circa 500 milioni di euro complessivi, partendo da Leao (il più costoso, 100 milioni), a Mirante (il meno costoso, 200.000 euro).
L’età anagrafica fa la differenza. Perché i milanisti sono giovani, presi a poco e fatti valorizzare in casa. Ci sono dei top mondiali, Theo-Maignan-Leao, ed in Italia nessuno ha tre campioni. Poi l’estate appena conclusa ha cambiato moltissimo: è vero che si sono alzati i costi annuali, ma la profondità della squadra ringrazia, aggiungendo fattori tecnici non indifferenti. Ed ecco che il Milan si ritrova con la quattordicesima squadra al mondo per valore economico.
La tattica di puntare ai giocatori ad un anno della scadenza sta facendo godere Moncada e Furlani, autori di un calciomercato fatto di furti: vedere Loftus-Cheek, Reijnders, Pulisic e Chukwueze arrivare a Milanello per 81,5 milioni complessivi è eccezionale, osservano anche le cifre estere. Lo scouting parte da tempo addietro, però. Perché l’operazione simbolo della valorizzazione milanista rischia di essere Thiaw, pagato 8,5 milioni allo Schalke 04 ed ora certezza difensiva dal costo triplicato.