Uno dei leitmotiv degli ultimi impegni pre sosta riguardava le condizioni del prato di San Siro, non ritenuto all’altezza degli importanti impegni di Milan e Inter. La pausa è stata un aiuto non indifferente per ristabilire il manto erboso e la conferma arriva dall’agronomo del Meazza, Giovanni Castelli, intervistato ai microfoni del portale linterista.it.
“Il lavoro è stato tanto ed è stato difficile. Ma è stato agevolato da una cosa che prima non avevamo e che davvero non ha prezzo per noi: la settimana libera. Ricorderete che a gennaio avevamo sempre le partite di Champions, la Coppa Italia o i turni infrasettimanali. Di fatto la qualità del campo ne ha molto risentito. E non era effettuabile ogni qualsivoglia pratica di miglioramento. 8-10 giorni di solito sono il minimo sindacale per ottenere i risultati. Ringrazio i club perché hanno condiviso con noi questo percorso di crescita. Nelle prime partite il campo non era a posto, ma hanno tollerato la situazione, con la consapevolezza che via via le cose sarebbero state migliori“.
Infine sul mese di aprile: “Aprile sarà un mese sotto pressione ma solo perché ci saranno otto partite. Sperando che le squadre ospiti non pretendano di potersi allenare sul campo il giorno prima, anche se è un loro diritto farlo. In quel caso, da otto gli impegni diventerebbero di più. Ma non penso che il Napoli voglia farlo, visto che conosce benissimo San Siro. Un mese intenso, ma partiamo da una condizione eccellente del prato. Usura ci sarà, ma non da creare criticità viste dopo l’inverno“.