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Anche contro la Samp il Milan spreca tanto, ma ora la testa dei rossoneri è quella giusta

Nella giornata dove quattro delle prime cinque si affrontavano tra di loro, il Milan non poteva assolutamente sbagliare il match contro la Sampdoria: nessun risultato che non fosse stato una vittoria, in qualunque modo essa sarebbe arrivata, non sarebbe stato positivo. Ed i rossoneri, a differenza di quanto era successo ventisette giorni fa contro lo Spezia, stavolta non sbagliano e liquidano la pratica blucerchiata con un 1-0 “sofferto” solo nel tabellino. Il risultato maturato nel lunch match di San Siro è oltremodo bugiardo: quindici tiri a quattro, sette ad uno contando solo quelli nello specchio, con Maignan – che, pur di farsi notare in una partita in cui la Samp non si rende mai pericolosa – decide di travestirsi da uomo-assist, mentre il suo collega Falcone (l’ennesimo portiere del nostro campionato che si esalta quando vede il rossonero) doveva fare gli straordinari per negare a Giroud e compagni il raddoppio.

Milan, la rabbia per lo Spezia trasformata in voglia di rivalsa

La bravura del Milan, dopo la serata maledetta contro i liguri, è stata quella di trasformare la rabbia per il torto subito dall’arbitro Serra in voglia di rivalsa: sono arrivate tre vittorie ed un pareggio, contro la Juventus, con il potenziale -7 che si è trasformato in un +1, sebbene – precisiamolo a caratteri cubitali – con una partita in più, così i cugini non si arrabbiano. Testa? Mentalità? Semplice leggerezza del non aver nulla da perdere in chiave Scudetto (del resto, nessuno può mettere in dubbio che sia l’Inter la squadra “obbligata” a vincere)? Un giusto mix di tutte e tre le componenti, che consentono al Milan di avere due punti in più di quello dell’anno scorso. A questo punto, non si può più parlare di mero exploit estemporaneo, perchè il Diavolo è tornato nuovamente ad essere una realtà consolidata nei piani alti della classifica. Cosa porterà tutto ciò a fine stagione? Lo vedremo, ma intanto pensiamo ad un match per volta.

Bennacer e Messias sugli scudi

Nella sfida contro l’ex – mai troppo rimpianto – Marco Giampaolo, meritano una menzione particolare le ottime prove di Ismael Bennacer e Junior Messias, due che non figuravano in nessun undici titolare pre-campionato (ed infatti sono sulla carta le prime riserve di Saelemaekers e Tonali/Kessie). L’algerino è stato l’autentico dominatore del centrocampo, mentre il brasiliano si è dimostrato molto prezioso in fase difensiva, ma anche insidioso in attacco, dopo settimane di prestazioni scialbe. Volendo ragionare di gruppo, poi, benissimo la fase di pressing, con tanti palloni recuperati sulla trequarti campo: vuol dire che i tre punti sono diventati priorità nella testa dei ragazzi di Pioli. Che ora avranno la settimana “tipo” per preparare la trasferta di Salerno, un match semplice solo sulla carta: in questa fase della stagione, le squadre con l’acqua alla gola sono le più insidiose. Ed occhio ad un cambio di panchina in casa granata…

Twitter: @Juan__DAv

Milan-Sampdoria: l'esultanza della squadra dopo il gol di Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Sampdoria: Calab(Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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