Parlando a Radio Anch’io lo sport, su RadioRai, Arrigo Sacchi ha rilasciato alcune dichiarazioni su Carlo Ancelotti e Giovanni Stroppa, rispettivamente freschi di Champions League con il Real Madrid e Promozione in A con il Monza, queste le sue parole raccolte dall’ANSA: “Da loro mi aspetto che facciano sempre le cose per bene, come del resto le sta facendo Maldini in un altro ruolo, o Carlo Ancelotti, ma sempre come allenatore. Lo prendemmo al Milan, perché credo che il calcio si giochi con la mente, il nostro medico aveva appurato che aveva il ginocchio quasi del tutto fuori uso e Berlusconi era scettico sul suo acquisto. Galliani lavorò di nascosto, poi disse che con la Roma la trattativa era fatta, concluso, quindi mi suggerì di convincente il presidente. Io chiamai in piena notte Berlusconi e gli dissi: ‘se mi prende Ancelotti vinciamo il campionato’, lui rimase zitto e poi mi disse: ‘agli ordini'”.
Continua l’allenatore di Fusignano: “Ancelotti è stato un grandissimo calciatore, come adesso è un grande allenatore. E’ favorito nel proprio lavoro dal fatto di essere stato un centrocampista? Tutti nel calcio devono ragionare, non solo i centrocampisti. L’ideale sarebbe avere a disposizione una squadra formata da calciatori funzionali, che amano quello che fanno e che vogliono sempre migliorarsi. Il calcio per me è sempre stato come un film, in cui la trama è la parte più importante per esaltare gli attori, che sono i calciatori”.