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Il capitano alle prese con il rinnovo: la storia tra Romagnoli ed il Milan è al capitolo finale?

L’argomento rinnovi si fa sempre più insistente in casa rossonera, perché sono molti i giocatori in bilico. Da Calhanoglu, Donnarumma e Ibrahimovic quest’anno, fino a Calabria, Kessie e Romagnoli il prossimo anno. Tutti hanno fatto pervenire tramite i propri agenti le proprie richieste che prevedono un adeguamento, anche sostanzioso, del contratto.

Dei 3 in scadenza nel 2022 il più in dubbio è Alessio Romagnoli, il capitano della squadra. Non è un caso se l’agente del giocatore è lo stesso Mino Raiola che segue anche Donnarumma ed Ibrahimovic. In mattinata la Gazzetta dello Sport ha lanciato la notizia secondo cui il procuratore abbia fatto una richiesta di 6 milioni per rinnovare il contratto al numero 13. Il Milan non ha intenzione di passare dai 3,5 ai 6 in questo momento storico e sta valutando anche la possibilità di cederlo. Analizziamo insieme i pro ed i contro di questa possibile decisione drastica.

Milan: Alessio Romagnoli - MilanPress, robe dell’altro diavolo
Milan: Alessio Romagnoli – MilanPress, robe dell’altro diavolo

Perché cedere Romagnoli

Il Milan sta cercando di giocare un determinato tipo di calcio, molto aggressivo ed esigente di giocatori con specifiche caratteristiche. Un tassello che mancava al Milan era proprio Fikayo Tomori, difensore rapido, molto aggressivo sull’avversario, puntuale negli interventi ed attento in ogni situazione difensiva. Se si vuole avere questo tipo di impostazione in campo, con una difesa alta, è complicato farlo con Romagnoli, calciatore con altre caratteristiche.

Il capitano rossonero è infatti uno che difende meglio quando la squadra ha un baricentro più basso e non rischia di dover rincorrere alle proprie spalle l’avversario. Al di là dell’aggressività, la quale è mancata soprattutto nelle uscite della prima parte di 2021, per caratteristiche pure Romagnoli non è un difensore rapido. Allo stesso modo non è rapidissimo nemmeno Simon Kjaer, che però riesce a mascherare qualche limite con il mestiere e l’esperienza.

Potrebbe essere più funzionale in questo senso un altro tipo di centrale che possa alternarsi con Tomori sul centro-sinistra, con capacità simili a quelle dell’inglese. Sulla centro-destra invece la coppia Kjaer-Gabbia può offrire buoni spunti e garanzie sempre per le caratteristiche affini. In più bisogna tenere conto della parte economica: se come si parla il Milan lo cedesse per una cifra vicina ai 35 milioni si tratterebbe di un’ottima plusvalenza per i rossoneri, nonostante il fatto che il 30% del valore eccedente i 25 milioni di euro pagati alla Roma andrebbe proprio ai giallorossi.

Perché non cedere Romagnoli

D’altro canto Romagnoli è stato il simbolo ed il baluardo di questi anni difficili per la società rossonera. Ricordano tutti il rinnovo in un momento delicato come quello passato nel 2018, ma anche le tante grandi prestazioni e responsabilità prese nei momenti in cui la squadra sembrava allo sbando. L’investitura con la fascia di capitano lo ha responsabilizzato ancor di più e lo ha reso una delle bandiere del Milan di oggi.

Bisogna tenere conto anche del fatto che una stagione negativa può capitare a chiunque in un percorso di crescita. Dopo diversi anni ad alti livelli è reduce da una stagione in chiaroscuro, tra infortuni e prestazioni non eccellenti. Sarebbe forse prematuro pensare ad una cessione sulla base di quella che è, a detta di tutti, un’annata anomala.

Il numero 13 offre inoltre un’alternativa importante in difesa, proprio per il discorso di caratteristiche fatto in precedenza. Avere un reparto difensivo composto da Gabbia, Kjaer, Tomori e Romagnoli dà la possibilità, cosa che prima non succedeva, di poter scegliere la coppia difensiva adatta, per qualità specifiche, ad una determinata partita.

Milan: Alessio Romagnoli – MilanPress, robe dell’altro diavolo

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