A solamente tre partite dal termine della stagione è già ora di bilanci per il Milan, seppur la posizione in classifica, che può sembrare solida, lascia spazio ancora a qualche dubbio. Non è certamente in dubbio però la qualificazione alla prossima Champions League, a cui i rossoneri parteciperanno.
“I bilanci verranno fatti a fine stagione“, tante volte i tifosi rossoneri si sono sentiti dire queste parole dopo l’ennesima sconfitta nel derby, l’ennesimo obbiettivo fatto saltare o l’ennesima prestazione da tre gol incassati. Ed eccoci al tema caldo della settimana: i gol subiti. Con il mercato estivo alle porte, il nome di Maignan come vittima sacrificale si sta facendo sempre più strada.
Il prezzo del suo cartellino è alto, ma le prestazioni messe in campo quest’anno non convincono per niente. Per altro, c’è anche il tema rinnovo che fa storcere un pò il naso: il portiere francese spara alto, e difficilmente il Milan potrà permettersi l’adattamento d’ingaggio che richiede il numero 16, non senza fare quantomeno un sacrificio. È anche vero che, checché se ne dica, le colpe dei 62 gol subiti dal Diavolo in 49 partite non è completamente sua, anzi.
Il metodo difensivo sviluppato quest’anno si è rivelato sin da subito scadente, e a subirne le conseguenze è stato ovviamente il portiere. C’è da dire, però, che in tante situazioni non è stato eccezionale, subendo diversi gol sul suo palo e mostrando le proprie incertezze che mai, prima di questa stagione, aveva fatto trasparire (vedere il gol di Adeyemi in Milan-Borussia Dortmund 1-3).
Tutti sbagliano, indubbiamente, ma riguardando indietro e ripensando all’addio di Tonali lo scorso anno, se proprio qualcuno deve andar via per finanziare un mercato di alto livello (tra Maignan, Hernandez e Leao), bisogna vedere chi ha fatto peggio, e in questo caso è proprio Magic Mike. Theo è ad un passo da diventare capitano (con un eventuale rinnovo arriverebbe probabilmente anche la fascia) ed è una colonna portante da ormai 5 anni; mentre Leao, fresco fresco di rinnovo, difficilmente lascerà il Milan, o quantomeno non alle richieste del club rossonero (da non dimenticare la clausola presente da 175 milioni).
VIA MAIGNAN E PROMOZIONE PER RAVEYRE?
Se l’ipotesi dell’addio di Maignan dovesse divenire realtà, le ipotesi per il suo successore sono tante. È giusto però soffermarsi anche su chi, i rossoneri, hanno in casa: Sportiello e Raveyre. C’è da considerare che la percentuale di rischio, in questo caso, sarebbe alta. Il portiere italiano ha già dimostrato di poter giocare titolare al Milan, mostrando solidità e attenzione tra i pali degna di un ottimo portiere; mentre Raveyre, portiere della Primavera, ha dimostrato di avere talento ed essere in crescita. Dall’altra parte però, è un dato di fatto che, almeno nell’immediato, si tratterebbe di un downgrade.
Una possibilità potrebbe essere dare fiducia ad entrambi, magari alternandoli nel corso della stagione, in modo da dare maggiore consapevolezza di poter stare tra i grandi a Raveyre, affiancandogli un portiere esperto come Sportiello. Guardando al passato del Milan, vengono in mente i vari Abbiati e Donnarumma, e chiaramente non può andare sempre bene, ma tante volte il rischio ha pagato alla grande.
È chiaro anche che, se si vorrà puntare a vincere sin da subito il prossimo anno, è difficile pensare a quest’ipotesi come “conveniente“. Dipenderà innanzitutto da chi siederà in panchina (tema ancora avvolto dal mistero) e da come vorrà gestire le varie situazioni. Nell’ipotesi Motta o De Zerbi, il giovane portiere francese potrebbe avere qualche chance, vista l’abilità di entrambi di saper far crescere i giovani; ma nel caso, ad esempio, di Conte, difficilmente non arriverebbe un sostituto al livello di Maignan (sempre che vengo fatto andar via).
Insomma, sono solamente delle idee, ma guardare alla Primavera (che quest’anno è arrivata in finale di Youth League facendo grandi cose) non si è rivelato mai uno sbaglio, e l’esempio di Simic ne è l’ennesima conferma.