Con gli importanti sviluppi degli ultimi giorni, sembra sempre più vicino il rinnovo di contratto di Rafa Leao. Il portoghese dovrebbe firmare un prolungamento fino al 2028 a circa 7 milioni netti l’anno, con una clausola di 170 milioni.
Una trattativa lunga e molto difficile, che a tratti sembrava essere naufragata ma che ora sembra vicina alla conclusione, e in cui sono stati decisivi, come racconta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, tantissimi personaggi, nel bene e nel male. Il protagonosta è ovviamente Rafa, che dopo qualche dubbio, negli ultimi mesi aveva scelto i rossoneri.
L’ultimo in ordine cronologico è Giorgio Furlani: l’ad rossonero nell’ultimo mese è infatti sceso in campo personalmente e ha fatto tutti i passi per arrivare alla firma, sfruttando anche il grande lavoro di Maldini e Massara, che nell’ultimo anno sono riusciti a mantenere i rapporti con le diverse parti anche nei momenti più complicati.
La “controparte” si divide poi in due gruppi: quello francese e quello portoghese. Del primo fanno parte il Lille, che alla fine ha deciso di pagare la multa, e Ted Dimvula, avvocato-agente scelto dal padre di Rafa ed entrato quasi a sorpresa, ma che nella fase conclusiva è rimasto in secondo piano.
Nel secondo gruppo rientrano i veri “antagonisti” della vicenda: lo Sporting Lisbona, a cui Leao doveva circa 20 milioni di multa, pagati poi come scritto sopra dal Lille, e Jorge Mendes, formalmente non più l’agente del ragazzo, ma che per lui ha sondato il mercato internazionale, rischiando di compromettere la trattativa con il Milan.