Di questi tempi il merchandising legato alle maglie da calcio sta vivendo anni piuttosto floridi. Le proposte dei vari brand sportivi sono sempre più audaci e i lanci delle divise rappresentano sempre ormai autentici eventi, anche se più spesso social.
Quest’oggi il Manchester City, complice il fatto che Puma sia fornitore tecnico sia dei Citizens che del Diavolo, ha promosso l’away kit di questa stagione, omaggiando esplicitamente il Milan, proponendo le strisce rossonere, soluzione che il City adotta di tanto in tanto dalla fine degli anni 60, da quando il club dichiarò massima stima nei confronti del Milan di Nereo Rocco.
Sempre a Manchester, ma sponda United, per aspetti gestionali più che di brand, si è fatto riferimento ai rossoneri. Recentemente, anche prima dello Scudetto vinto, i Red Devils hanno espresso apprezzamento per la strategia Elliott, capace di raggiungere competitività senza esborsi folli, con tanto scouting, giocatori giovani e crescente senso di appartenenza.
Ci sentiamo anche di citare il Barcellona in questa nostra analisi. Annunciando Kessie, strappato a zero da Milanello, hanno ricordato sempre attraverso canali social, i tanti ex campioni che hanno vestito le maglia di Milan e Barça, omaggiando la grandezza dei due club e mantenere così buoni rapporti, nonostante il recentissimo sgarbo di mercato.
E poi c’è sempre il presidente Florentino Perez, che ad ogni vittoria continentale del suo Real Madrid, ricorda con piacere la grandeur del Milan. Insomma, resta intatta la considerazione del Diavolo a livello internazionale e in questa estate è addirittura crescente. Ora Maldini e Massara sono chiamati a far fare a questa squadra il salto, da competitor nazionale a team europeo. Traghetteranno il Milan in questa transizione?