È arrivata la primavera ed è sbocciato anche Calhanoglu. Come spesso accade, il numero 10 del Milan nelle seconde parti di stagione tira fuori il meglio di sé e nelle ultime uscite (con i rossoneri e con la Nazionale) ha fatto vedere di essere pronto a salire nuovamente in cattedra.
Firenze come al solito gli ha portato bene. Domenica scorsa ha segnato il gol numero 4 in otto partite contro i Viola (3 proprio al Franchi) ed ha regalato i tre punti a Pioli in un pomeriggio che si era fatto abbastanza complicato. Poco prima ci aveva provato con un tiro a giro dei suoi che era finito fuori, un preludio di quello che poi sarebbe stato il suo secondo tempo. Uno scambio di posizione con Brahim Diaz e via a macinare giocate che sono valse prima il pareggio (suo il cross sul calcio d’angolo in occasione del gol dello spagnolo) e poi il definitivo 2-3.
Due gol in tre giorni. Già perché anche con la sua Turchia si è reso protagonista di assist, giocate e soprattutto un gran gol dalla distanza. Nella vittoria per 4-2 contro l’Olanda gli sono bastati 15’ per mettere a referto un assist per il primo dei tre gol di Burak Yilmaz e poi chiudere la gara sul 3-0 ad inizio ripresa con un gran tiro da fuori. Un tiro che poteva essere bissato – magari con lo stesso esito – con una punizione (calciata e segnata da Burak Yilmaz) dal limite se non fosse stato sostituito soltanto qualche minuto prima.
TORNARE DECISIVO NEL MOMENTO DECISIVO
Adesso bisogna continuare a lavorare, a spingere per ritrovare la forma migliore. Dopo il Covid e i due infortuni il 2021 di Hakan non è iniziato nel migliore dei modi. Al suo ritorno in campo le scorie lasciate dai problemi fisici, che lo hanno tormentato, si sono viste ed un calo di prestazioni – anche da parte del Milan – è stato evidente. In questo finale di stagione però può e deve tornare protagonista. Il tempo è dalla sua parte. Il momento è arrivato. Calhanoglu inizia a carburare, con la sosta (ancora due partite con la sua Nazionale) che dovrà riconsegnare al Milan il numero 10 visto l’anno scorso nel post-lockdown. Il Re Mida che trasformava ogni pallone in gol o assist. Il Calhanoglu decisivo nel momento decisivo. Quest’anno più che mai, adesso, Calha deve prendersi sulle spalle il Milan.