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Grazie di tutto Presidente. Ecco perché Kessie non sarà mai come Donnarumma e Calhanoglu

È arrivato. Dopo le voci che per un anno si sono susseguite ed anche la conferma informale durante i festeggiamenti, Franck Kessie ha detto – quasi – ufficialmente addio al Milan. Con un post su Instagram, il Presidente si è congedato ricordando i cinque anni passati a Milanello e chiudendo nel modo migliore la sua avventura rossonera.

Dopo 5 anni non potevo sperare di chiudere questa grande esperienza in modo migliore! Un’emozione unica: siamo campioni d’Italia! Fiero di aver vestito questa gloriosa maglia e di aver condiviso questo percorso con dei compagni fantastici! Grazie di tutto! Grazie a tutti! Il vostro ‘Presidente’” queste le parole a corredo di alcune immagini del centrocampista con la maglia rossonera.

Un rapporto travagliato che oggi si chiude una volta per tutte ma nel rispetto e nella – per quanto possibile – ammirazione. Arrivato nel 2017, l’accoglienza era stata quella delle grandi occasioni ma, complice anche la poca brillantezza della squadra, le aspettative non sono state rispettate. Due anni e mezzo nell’anonimato (e non solo) fino alla crescita esponenziale parallela a quella della squadra. La consacrazione arriva nella stagione 20-21. Franck è il miglior giocatore del Milan per distacco e lo trascina fino in Champions League a suon di gol e prestazioni memorabili.

La situazione contrattuale però incombe ed in poco tempo succede l’irreparabile. Dopo alcune parole al miele durante l’estate, un’estate travagliata dopo gli addii burrascosi e a parametro zero di Donnarumma e Calhanoglu, in cui si dissocia completamente da quelli che erano diventati ormai suoi ex compagni, finisce per cadere nella stessa rete. Neanche Franck infatti trova l’accordo per il rinnovo ed anche per lui si spiana la strada dell’addio a zero.

A complicare le cose, forse influenzato anche dalla situazione extra campo tutt’altro che serena, le prestazioni di Franck. L’ivoriano è infatti la brutta copia di quello ammirato nella stagione passata ed i fischi di un San Siro che iniziava a ripopolarsi non tardano a mancare. Poi la Coppa d’Africa, il ritorno ed il gelo. Fino a quando una nuova scintilla torna a scattare. A Napoli Kessie gioca una delle sue migliori partite della stagione ed il déjà-vu di lui alla bandierina che lotta per tenere il pallone con successiva esultanza rievoca dolci pensieri. Sono i primi segnali di disgelo.

Il rendimento del Milan e la possibilità di tornare a vincere qualcosa di importante riporta i tifosi sulla retta via. Dopo mesi di fischi all’annuncio del numero 79 nella formazione, San Siro cambia faccia. Franck Kessie non è più bersagliato, anzi. Il destino lo mette di fronte alla sua ex squadra proprio nell’ultima in casa con la maglia del Milan. Altro giro, altra bandierina. Sotto la curva rossonera Kessie si lascia andare ad un’esultanza che manda in estasi i tifosi. Pace fatta.

Un altro segno del destino arriva a Reggio Emilia. Non è un caso che l’ultimo gol del campionato del Milan, del campionato vinto dal Milan, lo segna Franck. Per l’ultima volta. Davanti ai propri tifosi. Che rimarranno tali. Per questo Kessie non sarà mai come gli altri.

Milan: Olivier Giroud, Franck Kessie e Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Olivier Giroud, Franck Kessie e Rafael Leao (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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