Mancano 4 giorni a Milan-Lazio, il rientro dalla sosta per le nazionali per i rossoneri di Stefano Pioli. Sarà il primo crash test della stagione, ma non sarà l’unico in programma la prossima settimana. Mercoledì ad Anfield la sfida contro il Liverpool, domenica all’Allianz Stadium quella contro la Juventus.
3 impegni di altissimo livello che lasciano spazio a riflessioni per il tecnico rossonero: come gestire i giocatori a sua disposizione? Al momento l’unico indisponibile, almeno per il primo incontro, è Olivier Giroud, ancora positivo al coronavirus. Le scelte potrebbero portare a tanti mini-turnover, così da tenere tutti gli elementi coinvolti e freschi.
Pioli e la gestione dei mini-turnover
L’esempio più banale può essere quello dei difensori centrali. 3 titolari – Kjaer, Romagnoli e Tomori – per 2 maglie a partita. Difficile pensare che il tecnico emiliano non conceda neanche una gara dal 1′ al capitano ed ecco che quella contro la Lazio potrebbe essere l’occasione giusta. Dei 3 il solo ad essere andato in Nazionale è il danese, in campo in entrambe le gare giocate. Il numero 13 ed il 23 sono rimasti a Milanello a lavorare: preservare Kjaer per il Liverpool potrebbe essere la soluzione migliore per dare minutaggio anche al capitano in una sfida molto importante e non banale per lui – da sempre tifoso biancoceleste.
I terzini, invece, vedono due padroni: Calabria e Theo Hernandez. Florenzi e Ballo-Toure sono le alternative, con Kalulu sempre alla finestra. Non è da escludere che Pioli decida di schierare sempre i primi due, ma saranno importanti in tal caso gli eventuali subentri a gara in corso per dare freschezza sulle fasce.
Del centrocampo abbiamo già parlato in questi giorni, mentre dalla trequarti in su si aprono altri discorsi. Molto dipenderà dal modulo selezionato (4-2-3-1 o 4-4-2), poiché la presenza o meno di Brahim Diaz sarà decisa a seconda della necessità del trequartista. Sulle ali i titolari sono Saelemaekers e Leao, ma occhio alla concorrenza di Florenzi, eventualmente Junior Messias e Rebic. Quest’ultimo rientra però anche nei ballottaggi per il ruolo di centravanti. Importante sarà la gestione di Zlatan Ibrahimovic, il quale difficilmente garantirà 3 gare complete. Pellegri ha lavorato durante la sosta, ma non dovrebbe essere preferito al croato o allo svedese in queste sfide. Per quel che riguarda Giroud, la situazione incerta non permette di fare dei calcoli.
C’è abbondanza per il “normalizzatore”, il quale dovrà riuscire nell’intento di “normalizzare” il turnover e far comprendere ai suoi che tutti sono titolari di questo Milan.