Nell’ultima settimana di giugno, è arrivata la notizia dell’accordo Calhanoglu-Inter. Per molti tifosi milanisti è stato un grosso sgarbo, per chi non l’ha mai digerito una sorta di liberazione, ma certamente sappiamo che per Pioli è stato tatticamente un brutto colpo.
Lo stesso turco ha dichiarato pochi giorni dopo l’ufficialità che il mister è stato colui che di più ha cercato di convincerlo a rinnovare, tuttavia poche centinaia di migliaia di euro alla fine hanno la differenza ed il mercato del Diavolo ho forzatamente dovuto cambiare marcia.
Non solo quello, perché un 10 così atipico altrove non c’è, pertanto diventa necessario anche un cambio tattico e si modifica dunque in parte anche la ricerca dei profili di nuovi giocatori da portare a Milanello.
In amichevole si inizia a vedere qualcosa di alternativo al 4231, sopratutto in contumacia Diaz, con moduli più simili a 442 o 4222. Ed ecco che calciatori come Florenzi e Bakayoko diventano obiettivi concreti. Il primo è un esterno destro duttile che può agire sia come basso che come alto, il secondo è un mediano di rottura che gioca tanto orizzontale e meno verticale. Entrambe dunque con caratteristiche tecniche molto diverse da chi componeva il roster dello scorso anno.
L’estate dunque è iniziata senza poter accontentare allenatore e staff, ma nel rush finale la società sta cercando di far il possibile per dare le giuste alternative a Pioli. Il terzo tassello in questo senso potrebbe essere Adli, anche se con ogni probabilità la chiusura non è ancora vicina. Lo spirito in ogni caso è sempre lo stesso, e la direzione è la mini rivoluzione tattica che vedremo a partire delle prossime settimane.