La conferma di Stefano Pioli, che ha rinnovato con il Milan fino al 30 giugno 2022, non coinciderà con il ritorno di Zvonimir Boban. È questo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, che ricorda come il licenziamento dell’ex Chief Football Officer rossonero fosse avvenuto non solo a seguito di alcuni dissidi interni, ma anche a causa delle voci che avevano accostato Ralf Rangnick alla panchina del Diavolo. In ogni caso, la società di Via Aldo Rossi non intende reintegrare Boban che, nel corso dell’intervista rilasciata lo scorso 28 febbraio ai microfoni della Gazzetta dello Sport, aveva attaccato l’amministratore delegato rossonero, Ivan Gazidis.
Inoltre, sempre stando al quotidiano piemontese, il Milan sarebbe ora chiamato a versare nelle casse di Rangnick una penale da circa due milioni di euro. Il tutto in virtù del preaccordo che la dirigenza rossonera aveva raggiunto, nelle scorse settimane, con il manager nativo di Backnang. Quest’ultimo, nella sua carriera da allenatore, ha finora conquistato un campionato tedesco di seconda divisione, una Coppa di Lega tedesca, una Coppa di Germania, una Supercoppa di Germania e una Coppa Intertoto.