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La partenza lanciata basterà? Milan, le avversarie sono più vicine di quanto pensi

Il Milan guidato da Stefano Pioli ha raccolto sin qui 17 punti in 7 giornate di Serie A. Una partenza lanciata che lascia alcune riflessioni da fare, soprattutto ora che c’è la sosta per le nazionali. 5 vittorie e 2 pareggi, risultati che rendono onore al lavoro fatto dalla squadra, dall’allenatore e dal suo staff, dalla società. L’obiettivo dichiarato è sempre stato migliorare la posizione dell’anno scorso (6° posto), non come in molti dicono la Champions League, che comunque disterebbe solo una posizione. A 31 giornate dalla fine della corsa è ancora presto per fare bilanci, ma è giusto riflettere sui dati sin qui a disposizione, contestualizzandoli. L’analisi tiene conto delle 5 stagioni precedenti a questa (dalla Serie A 2015/16).

Il cammino del Milan fin qui, alcuni dati

I rossoneri come abbiamo detto hanno raccolto ben 17 punti in 7 gare di campionato. Un risultato negli ultimi anni mai lontanamente avvicinato. Nelle 5 stagione precedenti questi i punteggi in ordine dal più antico al più recente: 9, 13, 12, 12, 9. La differenza è da sottolineare, ma allo stesso tempo va sottolineato il modo con il quale si è arrivati alla stagione, ovvero non attraverso la solita preparazione estiva dopo la pausa, ma una preparazione quasi continuativa con la stagione precedente finita ad inizio agosto.

Il Milan ha quindi vissuto uno dei momenti migliori dei suoi ultimi anni, dove l’inerzia è stata la maggior parte delle volte dalla sua parte. Questo merito non del caso, ma del lavoro del gruppo squadra. Il momento positivo continua dal post-lockdown, ovvero dalla ripresa della scorsa stagione a giugno. Da quel momento la squadra è ancora imbattuta nel massimo campionato italiano, nonostante abbia affrontato tutte le squadre migliori. Vittorie con Roma, Lazio, Juventus ed Inter; pareggi con Napoli, Atalanta, Roma (questa stagione). Insomma, la squadra ha dimostrato che è in grado di poter competere con le sei squadre migliori della Serie A.

Ciò che va notato, però, è che nonostante la partenza eccellente, il vantaggio sulle concorrenti ad un ipotetico quarto posto è esiguo. Lazio a -6, Atalanta a -4, Roma e Napoli a -3, senza contare Juventus ed Inter che continuano ad essere ritenute le favorite per lo scudetto. Certo è che sono passate solamente 7 giornate, i vantaggi non possono essere troppo sostanziosi. Obiezione giusta, ma vanno prese in considerazione alcune situazioni.

Milan: Stefano Pioli - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Milan: Stefano Pioli – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Il cammino delle avversarie fin qui, Lazio e Atalanta

Partiamo con la Lazio. I biancocelesti hanno raccolto solamente 11 punti, gli stessi dello scorso anno a questo punto della stagione. Nel frattempo hanno già affrontato Atalanta, Inter e Juventus, portando a casa due punti con le ultime due e perdendo contro i bergamaschi. Ciò che può preoccupare i rossoneri è la situazione nella quale la squadra di Simone Inzaghi ha raccolto punti, ovvero in una situazione, soprattutto nell’ultimo periodo di totale emergenza e confusione causa Covid-19. Per intenderci hanno dovuto fare a meno di Ciro Immobile per 3 partite, quasi 4, tenendo conto di virus e squalifica per l’espulsione contro l’Inter. È limpido che i capitolini non stiano vivendo il momento migliore della stagione, ciononostante si trovano a 6 lunghezze dal Milan, avendo affrontato una big in più.

Passiamo all’Atalanta. I nerazzurri di Bergamo hanno raccolto sin qui 13 punti, ma ciò non fa molto testo. La Dea, a parte lo scorso anno nel quale ha avuto una partenza sprint con 16 punti, carbura sempre col tempo (11, 9, 9, 6 i punti nelle stagioni a partire da quella 2015/2016). Probabilmente si tratta del carico di lavoro che Gian Piero Gasperini fa fare durante la preparazione ai suoi giocatori, possibile anche che sia causato dal tempo necessario per inserire nel meccanismo i nuovi arrivati. Una preparazione che quest’anno è stata più breve e, per forza di cose, meno pesante ed intensa di altre. Questo fattore potrebbe incidere. Fatto sta che l’Atalanta ha avuto un inizio di campionato tutt’altro che esaltante, nel quale ha perso a Napoli in uno scontro diretto e poi in casa con la Sampdoria. Come la Lazio, tre sono le big affrontate sin qui, i biancocelesti che, come detto, sono stati battuti dai nerazzurri, il Napoli e l’Inter, con il quale è arrivato un pareggio. Il discorso fatto con la Lazio è possibile trasporlo anche alla squadra di Gasperini, non ancora nella forma ottimale.

Atalanta: Gian Piero Gasperini - Milanpress, robe dell'altro diavolo
Atalanta: Gian Piero Gasperini – Milanpress, robe dell’altro diavolo

Il cammino delle avversarie fin qui, Napoli e Roma

Discorso diverso ed univoco per Napoli e Roma, che fin qui sono le due big, insieme al Milan, che non hanno deluso. Sono accomunate da una sconfitta a tavolino per parte, rispettivamente contro Juventus e Verona, ma entrambe stanno attendendo l’esito del ricorso. Il loro momento è un momento ottimo, che fin qui non ha mai visto perdere la squadra di Fonseca, mentre quella di Gattuso ha ceduto il passo solo contro il Sassuolo in casa. Entrambe hanno due scontri diretti alle spalle, sebbene per il Napoli venga conteggiato anche quello contro i bianconeri. I giallorossi hanno ottenuto due pareggi contro Juventus ed a Milano contro il Milan, mentre i partenopei hanno battuto, come già detto, l’Atalanta in casa per 4-1. Se per le altre due si può parlare di periodo non entusiasmante, lo stesso non si può dire per queste due, che viaggiano sulla falsa riga dei rossoneri.

Qual è allora il ragionamento sul quale riflettere? Questo: il Milan in un momento nel quale è stato al top è riuscito a guadagnare qualche punto su alcune avversarie, Atalanta e Lazio, che invece non hanno passato un periodo troppo esaltante. Su Napoli e Roma il vantaggio è ancora più risicato, anche a seconda di come andranno i ricorsi sulle partite perse a tavolino. Basterà quindi questa partenza? È chiaramente una domanda retorica alla quale rispondere no. Al Milan, se vorrà ambire per il piazzamento Champions, servirà fare come hanno fatto queste squadre nel loro momento non entusiasmante, o forse anche meglio. Pochi cali di concentrazione sono ammessi quindi, pochi passi falsi. La Serie A quest’anno è più competitiva che mai, saranno l’attenzione e la concentrazione a spostare gli equilibri. Basterà? Chissà…

Fonseca – Milanpress, robe dell’altro diavolo

 

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