Da talento incompreso, o quasi, in rossonero a protagonista oggi nel Brasile che si gioca un Mondiale. La carriera di Lucas Paqueta ha vissuto alti e bassi negli ultimi 4 anni, da quando si è trasferito nel gennaio 2019 in Italia, a Milano. Un feeling mai nato tra il classe ’97 e la città che lo ha ospitato per la prima volta in Europa.
Un feeling che ha faticato a nascere anche all’interno di Milanello, dove – scrive oggi la Gazzetta dello Sport – il solo Gennaro Gattuso ha capito davvero il suo potenziale, più di Marco Giampaolo e Stefano Pioli. La Rosea oggi racconta la parabola seguita dal centrocampista verdeoro, imputando al club rossonero forse un eccesso di impazienza, anche se i segnali non erano rincuoranti all’epoca.
Al Lione la maturità conquistata, ora al West Ham alcune difficoltà dettate, forse, dall’equivoco del ruolo e dal suo rifiuto, quasi inconscio, della trequarti. Non è un caso se Tite lo ha scelto titolare come centrocampista di qualità accanto a Casemiro, libero dalle mansioni di trequartista. Non è un caso se Lucas Tolentino Coelho de Lima, o Lucas Paqueta, sia un giocatore imprescindibile in una Selecao da sogno.