Il Milan e l’Olanda, un binomio che da sempre ha regalato emozioni e soddisfazioni ai tifosi rossoneri e del calcio in generale. Negli anni d’oro dicevi Olanda e pensavi al Milan, e viceversa. Da Van Basten a Gullit, Rijkaard e Stam passando per Clarence Seedorf e adesso – da poco, piano piano – anche Tijjani Reijnders. Un altro olandese che entra a far parte della storia del Milan. I presupposti promettono bene.
Arrivato quasi in sordina nell’estate 2023, Tijji – come lo chiamano tutti – si è preso e continua a prendersi la scena. Un ruolo chiave, quello del centrocampista, che riesce ad interpretare impeccabilmente in entrambe le fasi. La sua è una delle crescite più importanti che il club rossonero sta vivendo e che tocca sempre di più con mano.
Da sconosciuto a…stella? Reijnders intanto si prende la scena
Inizialmente, anche per chi scrive, era uno sconosciuto. Giovane, ma non così tanto (classe 1998), mai uscito dal confine olandese ed ennesimo nome accostato al Milan che tutto faceva tranne che scaldare la piazza. Certo qualcuno lo conosceva bene ed era entusiasta di vederlo con la maglia rossonera, gliene diamo atto, ma ai più il nome di Reijnders diceva poco.
Mettersi in mostra, in uno stadio come San Siro, con la maglia del Milan e la pressione addosso non è facile ma sin da subito Reijnders ha fatto vedere qualcosa. Una qualità non indifferente, un modo di giocare a testa alta che pochi giocatori hanno e da qualche settimana anche un ottimo cecchino da fuori.
Già, perché se proprio c’era da trovare un difetto quello era il non risultare sempre perfetto nel chiudere l’azione. Un problema? Macché, Tijji ha corretto anche quello. Mira aggiustata e destro che ha fatto il giro anche del mondo e non solo dell’Italia.
“Non può essere lasciato fuori”, parola di Koeman
Reijnders infatti oltre al Milan – sempre piano piano – si sta prendendo anche la Nazionale. Koeman ha speso parole al miele per lui ed un posto da protagonista a Euro 2024 non sembra capace a toglierglielo nessuno. Contro la Scozia ha trovato il primo gol e il primo assist, regalando spettacolo e dimostrando di essere un centrocampista totale.
Una totalità che Pioli ha provato e si è goduto a Firenze, spostandolo più a sinistra per agevolare le sgroppate di Leao in assenza di Theo. Il risultato? Un’imbucata degna della miglior Theao che manda a nozze il portoghese e lo fa segnare. Non male. Più male la distrazione sul gol di Duncan, ma tranquillo papà Tijji te lo perdoniamo. Ad una condizione. E non c’è bisogno di esplicarla. Adesso prendi in mano il Milan e portalo lontano, le qualità le hai.