Cambia lo stadio, cambia la competizione, cambia il risultato: cambia tutto, ma non il destino di Brahim Diaz, Lobotka e Mario Rui. Era Milan-Napoli e non più Napoli-Milan, ciononostante è ancora lo spagnolo il protagonista del primo gol rossonero, sempre contro gli stessi due avversari.
Un premio per il lavoro fatto, ma anche per chi ha deciso di metterlo in campo in quella posizione. Sì, perché le fotografie perfette delle sue giocate sono quelle prese ad inizio azione: al Maradona sulla destra, a San Siro in zona centrale. Il ruolo ibrido che gli ha ritagliato Pioli è quello a lui più congeniale, come riconosciuto da Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport odierna.
E poi le sue qualità evidenziate grazie anche alla compartecipazione dei due giocatori azzurri che, soprattutto ieri sera, non hanno speso un fallo tattico per spezzare l’azione sul nascere. Il gioco di gambe di dieci giorni fa al Maradona era stato eccezionale, ma anche il doppio tocco con il piede mancino del Meazza non è certo da meno. In entrambi i casi è sempre capitan Calabria, colui con il quale dovrebbe condividere la fascia di competenza, a servirgli il pallone. Non un’azione in fotocopia, ma una cosa oramai è certa: Diaz è sempre più decisivo.