Troppi infortuni, leader in calo, rosa corta: il Milan di Stefano Pioli studia un nuovo decollo dopo la partenza lanciata di 2022. La Gazzetta dello Sport odierna analizza i 4 fattori che starebbero influenzando la squadra e avrebbero provocato la frenata.
In primis le assenze di Kjaer e Tomori, la coppia centrale titolare, a cui si aggiunge quella del terzo titolare, Romagnoli che ora è risultato negativo e tornerà a disposizione. Per quanto Kalulu e Gabbia avessero fatto bene nelle prime uscite, era una coppia destinata ad incappare in momenti difficili.
In secundis c’è il salto mancato di Brahim Diaz, il quale aveva illuso nella primissima parte di stagione di poter essere il 10 titolare ed incisivo per una big. Poi c’è stata la vicenda Covid che lo ha evidentemente indebolito e gli ha tolto brillantezza. Ciononostante, nelle ultime uscite è stato deludente ed impreciso, la brutta copia di quello visto inizialmente.
Poi c’è il mercato: si lavora sotto traccia e non si comprerà tanto per fare, ma per puntare allo scudetto serve qualcosa, viste anche le situazioni che si sono create. I buchi non sono solo in difesa, ma anche in mediana dove la mancanza di Tonali (insieme a quelle di Bennacer e Kessie) si è fatta sentire. In quella zona si è già lavorato per giugno con l’arrivo di Adli, ma la coperta è corta.
Infine il calendario: il mese di gennaio è considerato il più difficile in casa rossonera e domenica si affronterà l’ultimo scoglio chiamato Juventus. Febbraio inizierà con i botti del derby, ma poi ci saranno tre sfide abbordabili contro Sampdoria, Salernitana e Udinese. Da non dimenticare la Coppa Italia: il 9 febbraio, 3 giorni dopo la stracittadina, la Lazio arriverà a San Siro per giocare i quarti di finale.