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Impressioni da Milanello: Milan in palla per 45′, ritmi e qualità di gioco fanno ben sperare

Essere fuori da Milanello è già di per sé un’emozione difficile da spiegare, entrarci e poter visionare dal vivo il lavoro dei giocatori, impegnati nella preparazione estiva, riesce ad elevare quell’emozione all’ennesima potenza. Al di là dei sentimenti, però, tutto ciò fornisce la possibilità di assistere in prima persona a quello che è l’ambiente all’interno del Centro Sportivo di Carnago e di porre attenzione su dettagli difficili da catturare esternamente.

Il Milan ha superato il Modena 5-0 e lo ha fatto interamente nei primi 45′ di gioco, entusiasmando a tratti per la facilità nello sviluppo della manovra offensiva (tenendo sempre conto, però, del livello dell’avversario). Sono diversi gli spunti positivi lasciati dalla gara di ieri.

Ritmi alti e gioco a memoria

Verso il 35′ dalla panchina Stefano Pioli suggeriva, per la prima volta, di spezzare un po’ i ritmi e far girare la palla. “Riposiamo girando la palla“, queste le parole del tecnico emiliano. Nel frattempo il risultato era già stato fissato sul 4-0 e di mezzo c’era stato anche il cooling break (nonostante le nuvole minacciose, al sole la temperatura era veramente alta). Una buona mezz’ora a ritmi sostenuti per testare la condizione dei propri giocatori, anche chi, come Brahim Diaz, è arrivato da poco. La transizione da fase difensiva a offensiva è stata sempre fatta con molta rapidità, cercando la verticalità e aprendo il gioco successivamente.

Lo sbocco sulla sinistra veniva sempre trovato, perché Theo Hernandez era sempre presente e spesso smarcato. La giocata a memoria sul terzino francese o su Krunic allargato veniva sempre premiata ed è stata cercata spesso anche da Diaz, incuneato in zona centrale tra le maglie avversarie.

Gioco a memoria, anche a Milanello si è sentita quest’espressione, così come i movimenti di Tonali e Bennacer, uno più arretrato ed uno più avanzato in posizione sempre verticale, come da indicazioni di Pioli. Il numero 8 è sempre redarguito dal tecnico, ma ieri sono stati più i “Bravo Sandro“, che i rimproveri, nonostante una brutta palla persa nella prima frazione. Sarà fondamentale la sua crescita, soprattutto in vista del mese di gennaio, quando i due compagni di reparto saranno impegnati con la Coppa d’Africa.

Milan: Sandro Tonali (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Sandro Tonali (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

I singoli: brillano Brahim Diaz, Gabbia e Rafael Leao

Vogliamo premiare 3 singoli che si sono ben distinti nella gara di ieri.
Il primo è Brahim Diaz. Il trequartista malagueno è parso provato al termine del primo tempo e ciò dimostra che la condizione ottimale è ancora da trovare, ma la sua qualità e personalità nel gioco rossonero si è fatta subito notare. Sempre presente in fase offensiva, pronto a duettare sia con i compagni – come nell’occasione del suo gol – che mettersi in proprio e cercare la giocata con incursioni e scarichi per gli esterni. Dovrà cercare di essere più presente nella fase di pressing, dove è stato rimproverato alcune volte da Pioli. Ciò, però, rientra sempre nella questione fisica già trattata.

Il secondo è Matteo Gabbia. Il centrale adattato a terzino, telecomandato in panchina nei movimenti. Una posizione insolita, ma che assume in determinati momenti del match quella del terzo centrale di destra in una difesa a 3 con Tomori e Romagnoli (centro-sinistra). In fase di spinta è sempre presente ed incredibilmente concreto: suo un tiro pericoloso sventato da Gagno, portiere del Modena, dopo appena 5 minuti. Preciso anche nei cross e pulito in fase difensiva, tolta una leggerezza nel secondo tempo, nel quale però ha agito da centrale. Che sia una soluzione percorribile nel corso della stagione? Le premesse sono più che buone.

Ultimo, ma non meno importante, Rafael Leao. Il portoghese è alla seconda partita consecutiva nel ruolo di centravanti e continua a lanciare segnali positivi a Pioli e alla dirigenza – come sappiamo priva di Ivan Gazidis – rigorosamente seduta sulle panchine sopra il campo ribassato di Milanello. Intraprendente nei movimenti, caparbio nella difesa del pallone e lucido nelle giocate: il numero 17 sta giocando convinto dei suoi mezzi, svariando spesso sulla sinistra, ma ponendo molta attenzione alla sua presenza al centro dell’attacco. Da segnalare anche la condizione fisica che sembra già molto buona.

Milan-Cagliari: Rafael Leao e Diego Godin (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan-Cagliari: Rafael Leao e Diego Godin (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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