Durante la pausa nazionali si resta sospesi tra due pensieri costanti: recuperare gli infortunati e guadare con preoccupazione ogni impegno dei milanisti in giro per il mondo , con la paura che la lista indisponibili si allunghi anziché accorciarsi.
L’ultima sosta in effetti aveva generato più menomazioni che recuperi. Questa speriamo sia differente, anche perché ogni filotto di stagione è strategicamente importante, ma in questo caso gli incroci delle altre big in campionato disegnano un turno che potrebbe creare discontinuità in classifica e 72 ore dopo ci si gioca il tutto per tutto in Champions League a Madrid.
In questi giorni è tornato a lavorare in gruppo Messias, giocatore di movimento meno presente dopo Conti che non ha ancora calpestato il rettangolo verde. L’ex Crotone arrivato nelle ultimissime battute del calciomercato estivo, ha caratteristiche molto diverse da tutti gli altri esterni di questa rosa.
Sa saltare l’uomo, calcia in porta con educazione e può rappresentare l’alternativa sia a Saelemaekers sulla destra, sia in caso anche a Diaz centralmente. In entrambi i casi il suo innesto alzerebbe il livello tecnico.
Ci sono state partite questa stagione in cui è mancata un pizzico di qualità. Inoltre spesso sono proprio mancati i cambi sugli esterni, e questo ha acuito la sensazione di aridità tecnica. Si spera di uscire dal loop delle formazioni obbligate o delle formazioni fantasiose. È ora che lo staff scelga anziché inventare.