Il calciomercato estivo – almeno fin qui – del Milan è stato alquanto scoppiettante: otto acquisti e due cessioni (di cui una importante) sono già stati finalizzati, ma sicuramente non finirà così per via dei troppi esuberi presenti in rosa e di qualche possibile nuovo acquisto per rafforzare ogni singolo reparto. Confrontato a quello dell’estate scorsa, questo ha assunto completamente un altro tipo di filosofia: ricostruire da giocatori giovani ma già esperti (Loftus-Cheek e Pulisic ne sono la prova).
Tante sono le polemiche che girano intorno alla finestra di calciomercato estiva riguardante la stagione 2022/23, quando il pesante fardello di responsabilità lo avevano Maldini e Massara. In quel caso era stato fatto un solo importante acquisto (economicamente parlando), ovvero Charles De Ketelaere, arrivato per 32 milioni più 3 di bonus dal Club Brugge. La MM ha insistito e investito tanto sul belga, che però non ha decisamente mantenuto le grandi (forse troppo) aspettative che attorno a lui si erano create. In 40 presenze, solo una volta è andato a referto con un assist nella terza di campionato contro il Bologna, forse complice anche il non grandissimo feeling creatosi con l’allenatore, ma la stagione è stata pienamente deludente.
NON SOLO DE KETELAERE
Si perché CDK non è stato l’unico acquisto della campagna mandata avanti da Maldini e Massara nella calda estate 2022, oltre al belga sono arrivati Dest (in prestito dal Barcellona), Thiaw (a titolo definitivo dallo Shalke 04), Vranckx (in prestito dal Wolsburg) e Origi (a parametro zero). Leggermente diverso il discorso per Adli, perché il Milan acquista il francese nell’estate 2021 dal Bordeaux, lasciandolo un anno in prestito nella medesima squadra francese, per poi farlo entrare ufficialmente nella rosa rossonera nel 2022.
Le aspettative erano alte, anche perché il Diavolo era Campione d’Italia in carica, e gli acquisti dovevano rafforzare le zone del campo più “sterili“, ma sfortunatamente così non è stato. Dest ha giocato solamente 14 partite senza totalizzare alcun assist o gol, non convincendo affatto Stefano Pioli, che lo mette fuori rosa ad inizio marzo 2023.
Vranckx sembrava poter avere qualche possibilità in più, il suo riscatto dipendeva soprattutto dall’approccio nelle partite dove i rossoneri necessitavano di fare turnover per via dei tanti impegni ravvicinati, e a quanto pare l’allenatore emiliano non è rimasto soddisfatto.
Origi invece è arrivato come vice-Giroud, ha giocato in 36 partite fornendo solo 2 gol e 1 assist, un pò poco per gli standard cui i rossoneri andavano cercando. Il belga era reduce dall’esperienza a Liverpool dove però aveva avuto molti infortuni che avevano “rallentato” la sua carriera. Adesso fa parte degli esuberi e il Milan sta provando a trovare un accordo con le squadre interessate a lui, perché considerato fuori dal progetto tecnico.
Yacine Adli invece non è mai riuscito a convincere Pioli, che gli ha concesso spazio in solamente 6 partite, ricavando un minutaggio intorno ai 140 minuti. Anche lui vede il suo futuro lontano da Milano, a meno di ripensamenti.
LA PIACEVOLE SORPRESA
Un acquisto però ha piacevolmente sorpreso e forse, addirittura, superato le aspettative: si tratta di Malick Thiaw. Il tedesco aveva visto poche volte il campo fino al derby di ritorno in campionato, dove viene buttato nella mischia di una partita sporca a marcare Lukaku, e ne esce alla grande. Da li in poi ha collezionato 20 presenze tra campionato e Champions League, diventando un punto di riferimento.
Pagato sui circa 8 milioni di euro, adesso ne vale già 20, e con tutte le probabilità sarà il titolare con Tomori per tutta la stagione. Insomma, purtroppo o per fortuna, Malick rimarrà l’unica nota positiva di quel maledetto mercato dell’estate 2022, e intanto mentre gli altri sono già sul piede di partenza dopo un solo anno, lui si sta prendendo la difesa del Milan.