Mario Mandzukic è un tipo particolare, uno che cambia tante Sim perché vuole un determinato livello di privacy. Lo racconta il sito grandhotelcalciomercato.com, il quale rivela i retroscena della trattativa che ha portato il croato a Milano, sponda rossonera. Il Milan era attento al suo profilo già da diverso tempo, addirittura più di un anno.
Risale infatti al periodo in cui Zvonimir Boban era dirigente l’interesse rossonero per il giocatore. Mandzukic era ancora alla Juventus ed i tempi per la trattativa non erano maturi. È all’inizio del dicembre 2020 che, invece, i dirigenti del club di Via Aldo Rossi hanno approfondito l’argomento nuovamente. Con colui che si occupa dei suoi interessi, non propriamente il suo agente, Giovanni Branchini si parlava di Pavoletti. Il centravanti italiano piaceva particolarmente ai rossoneri, ma quando è uscito il nome del croato i dialoghi si sono fatti sempre più fitti. Fa sorridere come Branchini abbia dovuto contattare, sempre per via della privacy voluta dal nuovo numero 9 del Milan, il calciatore per mail, inoltrandogli la proposta pervenuta. Solamente un giorno dopo la chiamata di conferma: Mandzukic sarebbe venuto al Milan, anche da seconda linea, almeno inizialmente…