Nella serata della cerimonia di assegnazione del Pallone d’Oro, Paolo Maldini ha ricevuto a Montecarlo il Golden Foot Legend Award, un premio per la sua grande carriera da calciatore. Insieme a lui, altri grandi campioni come Batistuta e Oriali. Il dirigente rossonero ha rilasciato anche alcune dichiarazioni.
“È sempre un’emozione e un piacere, anche perché era una lista è con nomi importanti. Fa ridere perché nell’immaginario comune si crede che per un calciatore il piede sia importante, ma in realtà poi ci sono il fisico, le gambe e tante altre cose. Il piede è solo un accessorio”.
Sulla sfida contro il Genoa di Shevchenko: ”Sheva si dimostra coraggioso perché si mette in discussione e ama questo lavoro. Ha preso un impegno difficile. Lui è un campione e lo dimostrerà. Tifo per lui, ma voglio vincere. Quindi si deve passare sopra a tutto. Credo che forse il punto più alto lo abbiamo toccato nella finale di Manchester con il suo rigore. Quella è stata solo un appendice. È un ragazzo arrivato con una mentalità diversa e si è adattato a noi“.
Sulla sconfitta contro il Sassuolo: “Non vogliamo cercare scuse, anche se a inizio partita sembrava avessimo spazi per fare male. Poi sembravamo un po’ stanchi, ma non vogliamo scuse”.
Sulla lotta scudetto: ”L’Atalanta è lì. Abbiamo fatto grandissime cose e per sollevare un trofeo si deve fare qualcosa di eccezionale. Sarà dura fino alla fine”.
Su Kjaer: “I nostri tifosi sono abituati a campagne acquisti diverse, dovevamo inventarci qualcosa di particolare. Siamo stati creativi e Kjaer è un uomo squadra. Ha dimostrato di essere un leader”.
Sulla sessione di gennaio di calciomercato: “Mercato di gennaio era chiamato di riparazione e la nostra squadra è competitiva. In questo momento non penso ci muoveremo. La priorità quindi sono i rinnovi”.