Tra rinnovi, riscatti ed intrecci di mercato il Milan dovrà risolvere in vista della prossima stagione anche la questione capitano. Con Romagnoli ormai ai margini della rosa – ma ancora con qualche possibilità di restare – e Donnarumma, che ha indossato la fascia negli ultimi mesi, con le valigie in mano, tutti si chiedono chi sarà il successore che diventerà il nuovo capitano rossonero.
LEADER SENZA FASCIA
Tanti i leader carismatici della squadra, giovani e non, a “contendersi” la fascia ma soprattutto a rappresentare il Milan dentro e fuori dal campo. Uno su tutti Zlatan Ibrahimovic, il vero trascinatore della squadra nell’ultimo anno e mezzo, che è riuscito a ribaltare la situazione e a far crescere un gruppo che è diventato sempre più solido. Capitano senza fascia, con quel carisma e quella personalità che lo hanno da sempre contraddistinto durante la sua carriera. Non c’è bisogno certo di un simbolo, la fascia, per dire che quando c’è è lui il condottiero in campo, ma le diverse partite saltate in stagione e la non sicurezza dal punto di vista fisico potrebbero portare ad altre scelte. Anche Simon Kjaer da quando è arrivato si è contraddistinto per leadership e carisma in campo, un’altra figura esperta a guidare i giovani come guida la difesa con chiunque si trovi al proprio fianco.
Se fosse una questione d’età, non ci sarebbero dubbi su chi erediterebbe la fascia, con i due – Kjaer ed Ibrahimovic – che sarebbero capitano e vice di un Milan giovane ma anche d’esperienza. Altre due figure importanti all’interno dello spogliatoio sono Davide Calabria e Franck Kessie. Giovani ma abbastanza esperti. Due dei migliori giocatori della stagione rossonera. Il primo rappresenta il milanismo. Cresciuto nel settore giovanile del Milan, è il capitano vecchio stampo di quando la fascia si dava esclusivamente al giocatore che era da più anni in squadra. Rispetto alla scorsa stagione, Calabria è cambiato tanto nell’ultimo periodo e lo step successivo potrebbe essere rappresentato proprio con la consegna della fascia. Da quel ragazzino spaventato che il pubblico fischiava, al capitano acclamato dalla folla il passo non è breve, ma potrebbe essere deciso. Un altro che è cresciuto tanto, forse più di tutti, è proprio Kessie. L’ivoriano è stato davvero l’uomo in più, 50 partite a servizio del Milan in una sola stagione, tutte giocate ad alti ritmi senza mai un attimo di sosta. Anche lui l’anno scorso si beccava i fischi e le critiche di San Siro, che non era tenero né con lui né con i suoi compagni. La storia però cambia, proclamarlo capitano ad oggi non sembra una follia. Anzi tutt’altro. Al “Presidente” la fascia di capitano al braccio starebbe bene e da tuttofare della squadra vederlo capitano sarebbe solo il completamento di una maturazione iniziata e continuata con la maglia del Milan.
A fronte di questo, i nostri lettori hanno già un’idea, ma una cosa è certa: chiunque sarà il prescelto, si ritroverà il miglior insegnante possibile. A lezione da Paolo Maldini: perché la fascia di capitano del Milan è una cosa seria, chi la indosserà l’anno prossimo?