L’ex portiere del Chievo Verona Stefano Sorrentino ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gazzetta.it nella quale ha parlato di Mike Maignan. Ecco le sue dichiarazioni sull’estremo difensore rossonero.
“Maignan ha personalità e carisma. Sembra sia al Milan da 10 anni. E non era facile poi. Non amo i paragoni, ma andare a sostituire uno dei portieri più forti al mondo era tosta. Bravo lui a calarsi nel mondo Milan. Sembra già un veterano“.
Sulla sua caratteristica migliore: “Il carattere. Il senso di leadership con cui comanda la difesa. Trasmette sicurezza. Sai che con lui puoi stare tranquillo. L’ho visto giocare dal vivo un paio di partite e mi sono detto ‘sì, è un top player’. Lo conoscevo già dai tempi del Lilla“.
Sull’errore contro la Salernitana: “Quando l’ho visto mi sono detto ‘beh, allora può sbagliare anche lui dai’. Scherzi a parte, cosa si può dire a uno così? Fa la differenza. Si sta dimostrando un portiere iper affidabile. E poi c’è un’altra cosa che mi ha sorpreso fin da subito…“.
E continua: “L’italiano. Avrà imparato la lingua in due mesi. Questo ti fa capire la sua mentalità. Ho giocato tre anni all’estero, due con l’AEK Atene in Grecia e uno al Recreativo Huelva in Spagna. So che non è facile“.
Sull’ambientamento del francese: “Prima ti abitui a un nuovo Paese e meglio è. Cultura, tradizioni, quotidianità, ovviamente il calcio. Dietro le parate c’è il sapersi adattare“.
Sui paragoni con Donnarumma: “Ogni portiere ha una storia diversa, non sarebbe giusto“.
Su Pioli: “L’ho avuto al Chievo, è stato come un secondo padre. Cerca sempre di avere un gran rapporto con i suoi giocatori. È la sua forza. La pacca sulla spalla, la battuta al momento giusto, il rimprovero che ti fa capire dove sbagli, i sorrisi. In questo Stefano è il numero uno“.
Sullo scudetto: “Sarà una lotta punto a punto, ma il Milan è lì“.