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I magnifici 7 rossoneri e il Mondiale: aspettative, speranze ed emozioni, tra presente e futuro

Sono sette i giocatori del Milan in questo Mondiale d’autunno. Ognuno di essi ha storia differente, un’aspettativa personale ritagliata nel contesto della propria nazione e senz’altro l’emozione sempre pura perfino un po’ infantile, tipica di queste manifestazioni.

Usando un sostantivo caro ad Allegri abbiamo ritenuto di dividere in tre categorie diverse i rossoneri impegnati in questi giorni; quelli in cerca di visibilità e fiducia, quelli pronti alla consacrazione e quelli in rampa di lancio per il salto di considerazione.

Nel primo gruppo rientrano Sergino Dest, Charles De Ketelaere e Fode Ballo-Toure. L’americano nel suo team ha la titolarità che a Milano ancora non ha conquistato e nella prima partita è stato un fattore positivo per i suoi, spingendo con costanza e difendendo con ordine. Sicuro ha fatto meglio di Yedlin che gli è poi subentrato. De Keteleare e Ballo-Toure ancora non hanno fatto il loro esordio, il primo per scelta tecnica, il secondo per problemi fisici che si dovrebbero risolvere per l’ultima del girone. Anche per loro tuttavia vale la regola che la nazionale sia uno spazio per ritrovare minuti e consapevolezza.

Olivier Giroud e Simon Kjaer invece sono i veterani in cerca della definitiva consacrazione. Olivier è partito benissimo, con doppietta e prestazione, peraltro in una squadra con ambizioni da finale e automatismi da club. Per Simon la maglia della Danimarca ha un valore quasi mistico dopo l’ultimo europeo e la fiducia del gruppo in lui, trascende dal semplice calcio giocato. Alla prima con la Tunisia ha portato a casa un clean sheet.

Ragionamenti a parte invece per Theo Hernandez e Rafael Leao. Entrambi sono evidentemente in rampa di lancio e il loro esordio assoluto ad un mondiale, per tutti e due a gara in corso, è stato da calciatori davvero importanti. Assist per uno e gol per l’altro. Giocate che i tifosi milanisti conoscono bene e che il mondo vedrà con eco mediatica importante nelle prossime settimane.

In tutto questo sappiamo quanto possa pesare un Rafael Leao decisivo per il Portogallo. La società lo sapevo molto bene ma nonostante la pressione non ha potuto trovare accordi prima di Qatar 2022. Gioiamo e soffriamo assieme ai nostri, come sempre, per il loro bene e per il nostro da tifosi. Purtroppo ogni prestazione di Rafa aggiunge incertezze, anche se specialmente la questione Kessie-Barcellona dovrebbe insegnare qualcosa. Ma non sempre le evidenze son chiare a tutti.

Milan: Rafael Leao progetto RE:JERSEY
Milan: Rafael Leao progetto RE:JERSEY

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