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Dudek: “Finale di Champions 2005? La partita della vita. Vidi centinaia di rigori del Milan e Shevchenko…”

L’ex portiere del Liverpool Jerzy Dudek ha rilasciato un’intervista ai microfoni di AS verso Liverpool-Real Madrid, andata degli ottavi di finale di Champions League in programma questa sera. Tra gli argomenti trattati anche un ricordo amaro per il Milan: la finale della massima competizione europea del 2005, vinta in rimonta dai suoi Reds. Ecco le sue parole.

È stata storica. Dico sempre che è la partita della nostra vita. Non sempre ottieni quello che vuoi o ti aspetti. Sogniamo questa finale molte volte. Milan in finale, ma prima battere Juve, Chelsea, Leverkusen… Abbiamo mostrato il nostro carattere. Il Real Madrid è lo stesso. Combattono sempre fino alla fine. Cosa fai quando perdi 3-0? Ti schiarisci la mente. Rafa (Benitez, ndr) non si è fatto prendere dal panico. Ha pensato ai cambi tattici, quali fossero stati i giocatori migliori per il secondo tempo. Abbiamo messo Hamman al centro e Rafa gli ha chiesto di mantenere il controllo, di non giocare lungo. Abbiamo cambiato la linea difensiva, iniziato a spingere sulle fasce: Riise ha giocato praticamente da esterno e Gerrard a volte è sembrato un terzino destro. La gente ha iniziato a cantare ‘You’ll never walk alone’ e quando l’abbiamo visto ci siamo detti: ‘Credono ancora in noi, dobbiamo ripagare la loro fiducia’. Ci sono stati molti momenti magici. Segnando il secondo gol sapevamo che sarebbe successo qualcosa di importante. E diciamo che ho avuto i miei cinque minuti di gloria con il rigore parato a Sheva nella lotteria dei rigori. È stato un momento incredibile e dimostra che nel calcio, nella vita, bisogna lavorare al 100% con passione: le cose belle accadono“.

E continua: “Ai tempi supplementari ho fatto quella doppia parata su Sheva. Non potevamo perdere quella partita. Avevo visto centinaia di rigori del Milan degli ultimi due anni, dalla finale contro la Juventus in poi. Ho visto l’ultimo rigore di Sheva quando ha battuto Buffon. Alla fine, devi usare tutte le tue armi al massimo livello per vincere quella battaglia mentale. I movimenti prima del suo rigore? Volevo mettere più pressione, la responsabilità è enorme in quei momenti. C’è più pressione sui giocatori che sui portieri e l’ho sfruttata a mio vantaggio. Il rigore sbagliato di Serginho ha contribuito a darmi più fiducia, ma la chiave è essere calmi, anche se non è facile in finale. È stata una notte indimenticabile“.

Jerzy Dudek
Jerzy Dudek

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