Il Milan supera brillantemente e con ampio margine l’esame Torino. Per chi ha la memoria un po’ corta, è utile ricordare come sia tradizionalmente un avversario ostico per i rossoneri. Anche quando hanno prevalso, lo hanno fatto spesso con fatica e di misura. Il Torino rappresenta appieno la squadra tipo che fino alla scorsa stagione metteva in ambasce il Milan: spazi pochi e angusti, palleggio lento e palle lunghe per gli avanti, nel tentativo di trovare il contropiede sanguinoso e letale.

Questa volta è andata diversamente. Il Milan, dopo un inizio in cui ha cercato di frequente le vie centrali, ha forzato la resistenza del Torino grazie soprattutto alle giocate di Leao e Pulisic sui fianchi, e agli strappi di Loftus-Cheek al centro. A proposito di quest’ultimo, bisogna sottolineare come nel primo tempo sia stato largamente il migliore dei suoi, conquistando frequentemente palla in mezzo al campo e dando il via a transizioni palla al piede davvero incisive.

Pulisic si conferma

Pulisic dal canto suo ha confermato quanto di buono aveva fatto intravedere nel precampionato e nella prima giornata, mettendo in mostra una condizione che va sempre più migliorando. Chukwueze è avvisato: l’americano, che comunque può giocare anche in posizione più centrale, non ha intenzione di fare sconti, né agli avversari né ai compagni di reparto.

Nel secondo tempo Pulisic è andato vicino per ben due volte al gol che avrebbe significato doppietta, ma già così il biglietto da visita è senza dubbio rimarchevole. Leao in grande spolvero, ha indossato il vestito elegante per il debutto stagionale davanti al suo pubblico, ma ha dimenticato la cravatta: poca precisione in area al momento del tiro e in alcune occasioni anche dell’assist. Tuttavia, in una serata come questa, con un Milan a tratti incontenibile, è un po’ voler cercare il pelo nell’uovo.

Milan, lavori in corso

Senza dubbio il cantiere è ancora in corso, nonostante le moltissime note liete non è detto che questa sia già la configurazione finale del Milan. Bisogna attendere che Chukwueze, Musah e Okafor completino l’inserimento, inoltre, c’è un aspetto non trascurabile: bisogna aspettare che il mercato si chiuda per capire che tipo di attaccante arriverà. Sarà una seconda scelta o una reale alternativa a Giroud?

In ogni caso il lavoro di Pioli fino a questo momento prosegue con successo, il Milan che aveva in testa si sta traducendo sul campo, le giocate fitte fitte tra i tre interpreti di centrocampo sono state davvero un bel vedere. Occorre però limitare qualche inutile orpello, qualche colpo di tacco più per gli applausi che per il gioco, velleità che servono a ben poco. La strada comunque è quella giusta, quando di vince così nettamente con la squadra ancora da mettere a punto, non si può che essere decisamente fiduciosi.