L’importanza di Kessie per il Milan è facilmente spiegabile; 11 reti in campionato, anche se 9 di questi gol sono arrivati su calcio di rigore, e secondo marcatore tra i rossoneri al pari di Rebic e dietro solamente a Ibrahimovic con 15. Per rendimento, l’ivoriano è nettamente il miglior giocatore ed è l’unico che in rosa non ha eguali come caratteristiche. Qualità e quantità in mezzo al campo, abile in fase difensiva come in quella offensiva con ottime doti di inserimento e soprattutto presente in tutte le zone del campo nel momento del bisogno. Insomma, un insostituibile per Stefano Pioli.
Insostituibile nel vero senso della parola, perché Kessie è il giocatore di movimento più impiegato dall’allenatore parmigiano in questa stagione. Per lui 36 partite stagionali su 37 e 3140 minuti giocati (l’unica assenza in Milan-Lazio 3-2 per squalifica). Domenica sera contro l’Atalanta sarà sicuramente nell’undici titolare nella partita da ex, pronto assieme al resto della squadra a prendersi la qualificazione alla prossima edizione della Champions League che, come scrive La Gazzetta dello Sport, lo consacrerebbe nell’Europa che conta e pagherebbe alla grande gli sforzi fatti in questa stagione, che l’ha visto come protagonista assoluto.