Sognare, ma con gli occhi più aperti che mai. Istanbul dista 4 tappe, due certe e due da conquistare e il Milan vuole crederci. La Gazzetta dello Sport odierna cavalca l’onda dell’entusiasmo rossonero dopo la qualificazione ai quarti di finale di Champions League e spiega gli 8 motivi per cui la squadra di Stefano Pioli possa credere al traguardo turco.
Quando si parla di questo club, non si può fare a meno di pensare alla sua tradizione europea e mondiale. “La storia fa gol” scrive la Rosea e le parole di ieri di Paolo Maldini sottolineano l’ambizione per puntare al bottino massimo. Questa storia che sta a pari passo con il tempo: il secondo aspetto è il gioco, intenso e qualitativo. Il ritorno al Tottenham Hotspur Stadium è stato da manuale se non per le occasioni, troppe, sprecate davanti a Forster. Ed è per buona parte merito dell’allenatore, Stefano Pioli, un valore aggiunto seguito dall’intero gruppo, sia nei momenti positivi che in quelli negativi.
È lui ad aver forgiato quello che ora sembra un fortino a tutti gli effetti: la difesa. Kalulu-Thiaw-Tomori: 22, 25 e 21 anni. Un trio del presente e del futuro che vuole scrivere pagine di storia. Poi ci sono le stelle ed una si completa con questo trio: Mike Maignan. Un fuoriclasse tra i pali e con la palla al piede. Una palla che non scotta mai nei piedi di Theo Hernandez, il terzino più forte del mondo secondo la Gazzetta. Infine Leao, colui che finora in Champions non ha ancora dato l’apporto che ci si aspetta per il suo talento: ha ancora tempo per farlo.
Lo stadio Meazza in San Siro è un plus da evidenziare con il pennarello rosso: un clima infernale che travolgerà qualsiasi sia l’avversaria dei quarti. Nessuna sarà ingiocabile, ma qualcuna più forte, su quello non c’è dubbio. E infine Istanbul, là dove va esorcizzato il passato, va riscritta la storia. E se è proprio la storia a caratterizzare il Milan, che sia il destino a lanciare segnali?