Il Milan prevede nell’estate quel passo in avanti per diventare sin da subito una potenza europea. Come narra la Gazzetta dello Sport infatti, la proprietà ha deciso di mettere sul piatto 130 milioni per il calciomercato. Tutti soldi generati dalla squadra e reinvestiti, modello virtuoso. E se dovesse vincere anche l’Europa League, ci sarebbe qualche gettone in più. Sicuramente la metà del budget a disposizione sarà utilizzato per la punta. A riguardo, Gyokeres scala le classifiche.
Il primo punto fondamentale per avere quella bella somma di finanze è la qualificazione in Champions League: con la nuova edizione saranno 50 milioni garantiti alla sola iscrizione, con l’opportunità di essere visti in tutti gli schermi del mondo. Show business. La competizione arancio della UEFA è un plus: servirà, insieme al derby, a stabilire la presenza di Stefano Pioli o meno sulla prossima panchina. Ma vincerla conta, perché si parla di 40 milioni tra market pool, botteghino (San Siro non delude mai), ed i vari premi per i passaggi del turno.
Poi ci sarà da vendere. Sarà soprattutto sotto forma di riscatti, con De Ketelaere, Saelemaekers e Maldini che saluteranno definitivamente per altri 40 milioni circa. E si è già a 130 milioni con Champions, Europa e mercato. Altri soldi? Solo per offerte irrinunciabili, alla Tonali-Newcastle per esempio. Perché, e questa è un’unicità assoluta per il calcio italiano, il Milan sta bene nel bilancio e non ha bisogno di dare via le pedine migliori. A prezzi folli, ci si pensa. Le zone da migliorare sono le solite note: c’è da fare una punta dai gol pesanti, un centrocampista e un difensore. I nomi per l’attacco sono sempre gli stessi. Gyokeres, Zirkzee, Sesko, David, Gimenez. A centrocampo si insidia la Juventus per Zubimendi della Real Sociedad, mentre il centrale arretrato sarà uno tra Brassier e Lacroix. Coerenza storica.
