Estate 2020, mentre l’Inter sgancia oltre 40 milioni per Achraf Hakimi e riscatta Nicolò Barella e Stefano Sensi, il Milan prova a far mercato con pochi spicci: i riscatti di Saelemaekers e Rebic, il prestito oneroso di Tonali – peraltro in orbita Inter – gli acquisti di due carneadi come Kalulu e Hauge. Tre estati dopo il mondo si è ribaltato: a Milanello sono arrivati otto volti nuovi con un esborso di oltre 100 milioni, ad Appiano Gentile invece gli assegni incassati per Onana e Brozovic sono rimasti quasi interamente nelle tasche di Zhang.
Milan-Inter, confronto a due settimane dal via
A 15 giorni dall’inizio del campionato, a mercato ancora aperto, avventurarsi in confronti tra le due realtà milanesi è tema delicato e anche rischioso ma la fotografia al 5 di agosto dice già qualcosina. A cominciare dalla porta, dove il Milan ha in Mike Maignan una certezza che spera di poter avere a disposizione per una stagione intera – privilegio ancora non concesso – e l’Inter si ritrova con i soli Di Gennaro e Stankovic. Una voragine che verrà colmata – in clamoroso ritardo, ma a qualcuno troppo impegnato a scribacchiare di “Milan beffato” a destra e a manca la cosa deve essere sfuggita – con l’arrivo di Sommer dal Bayern Monaco. Usato sicuro e soprattutto economico.

Milan-Inter si gioca a centrocampo
La difesa è il reparto in cui entrambe hanno cambiato meno: nell’Inter via D’Ambrosio e Skriniar – ormai fuori dai giochi da mesi – per fare spazio al giovane Bisseck, nel Milan il prestito di Gabbia al Villarreal potrebbe aprire all’arrivo di un altro difensore centrale mentre con Ballo Toure in uscita si cerca un vice Theo. È il centrocampo che invece offre più spunti di riflessione. Quello del Milan è una totale incognita: orfano di Tonali e per i primi mesi anche di Bennacer, l’apporto che sapranno dare Loftus-Cheek, Reijnders e Musah è tutto da scoprire. L’Inter riparte da certezze come Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan a cui si aggiungono Frattesi e probabilmente Samardzic. Qualità ma a scapito della forza fisica, fattore che per la prima volta dopo tanti anni penderà dalla parte rossonera.
Milan-Inter, la sfida Pioli-Inzaghi
E in attacco? Il Milan ha messo dentro Chukwueze, Pulisic, Okafor e Romero per avere quelle alternative che lo scorso anno sono mancate. L’Inter ha perso Lukaku e Dzeko e al momento ha acquistato il solo Thuram, mentre continua la ricerca di un’altra punta. Anche in questo caso per la prima volta dopo tanto tempo – salvo stravolgimenti – i rossoneri sembrano avere qualcosa in più nel reparto offensivo. Sta a Pioli saper gestire saggiamente le risorse, Pioli che nel confronto con Simone Inzaghi spesso e volentieri si è visto mettere sotto sul piano del gioco e del risultato. E anche questo sarà un testa a testa decisivo nel derby a distanza lungo un anno intero.