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MP GRAPHIC: verso Milan-Inter, il 7 maggio 2003 e il primo euroderby a vent’anni di distanza

Il 7 maggio 2003 è la prima assoluta, in Europa, per quanto riguarda i derby tra Milan e Inter. In realtà era già successo che nelle coppe europee si incontrassero due formazioni italiane. Per esempio, 13 anni prima, Juventus e Fiorentina si affrontarono nella finale di Coppa Uefa, l’attuale Europa League.

E anche per la Coppa dei Campioni, la sfida fratricida non rappresentava una novità assoluta: i quarti di finale dell’edizione 1985/86 misero di fronte il Verona, Campione d’Italia e la Juventus Campione d’Europa. Ma un derby nel vero senso della parola non aveva mai avuto luogo.

Così Rossoneri e Nerazzurri dopo settimane di tensioni confinate tra le quattro mura degli spogliatoi, scendono alla Scala del calcio con indosso il loro abito migliore, in una serata in cui la Milano calcistica ha l’occasione di essere più bella che mai.

Il contesto

Nella partita di andata il Milan di Ancelotti, ospita l’Inter di Hector Cuper, che soltanto 12 mesi prima aveva vissuto il proprio personale Maracanazo, perdendo il campionato all’ultima giornata a causa della sconfitta contro la Lazio, venendo scavalcata dalla Juventus. Nel campionato in corso la Juve è ormai certa della riconferma del titolo, mentre Inter e Milan si stanno contendendo la piazza d’onore, divise da 2 punti.

Nei quarti di finale il Milan ha eliminato l’Ajax grazie a un gol nel recupero del match di ritorno del danese Tomasson, mentre l’Inter ha la meglio sul Valencia, due volte finalista, nel 2000 e nel 2001. Quando le due squadre scendono in campo, la serata è calda, nonostante sia solo maggio. D’altro canto, ancora oggi quella del 2003, dati alla mano, viene ricordata come l’estate più calda di sempre.

Ambrosini ricorda, all’interno del docufilm “Stavamo bene insieme che “C’era una pressione folle”. Rincara la dose Ancelotti “Si diceva che l’allenatore perdente avrebbe perso il posto. La pressione vissuta per quella partita non l’ho mai più provata”. La Gazzetta dello sport, rivelandosi profetica, scriverà “Mai come questa volta il gol in trasferta potrebbe rivelarsi decisivo”.

Carlo Ancelotti schiera la sua squadra con il consueto 4-3-1-2 Cuper secondo l’abituale 4-4-2. Mister Ancelotti ammetterà, anni dopo come nella partita di andata, abbia schierato la squadra in modo tale da non subire gol, prima di tutto. Perché ricordiamolo, vigeva ancora la regola del gol dal valore “doppio”, se segnato in trasferta.

La partita

Così ne esce una partita d’andata bloccata e poco spettacolare. Nel primo tempo Recoba, liberato da un colpo di tacco di Crespo, si presenta davanti ad Abbiati ma il mancino è debole. Più tardi ancora Recoba, servito da un cross di Conceicao, devia di testa, ma la presa di Abbiati è ancora agevole.

Nel secondo tempo si fa vivo anche il Milan, con un tiro al volo da dentro l’area di Pippo Inzaghi che viene bloccato senza problemi da Toldo. Prima del fischio finale, l’occasione più clamorosa di tutta la partita: Rino Gattuso, servito dallo stesso Inzaghi, lascia partire un destro a giro dal limite dell’area deviato alla grandissima dall’estremo difensore interista. Prima del fischio finale Crespo, disturbato da Nesta tenta di scavalcare Abbiati con un pallonetto, ma sbaglia la misura e il pallone termina alto.

Quello che sarà evidente, al termine di questo primo round, è che nessuna delle due contendenti era intenzionata a farsi troppo male. E che rimandare la questione alla partita di ritorno tutto sommato, non dispiace nè ai milanisti, né agli interisti. L’appuntamento col destino, quindi, è rinviato di 6 giorni, al 13 maggio.

Il tabellino

Milan-Inter 0-0

Milan (4-3-1-2): Dida, Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze, Gattuso (78’ Redondo), Brocchi (74’ Serginho), Seedorf, Rui Costa, F. Inzaghi, Shevchenko (81’ Rivaldo) Allenatore: Ancelotti

Inter (4-4-2): Toldo; Cordoba, Materazzi, Cannavaro, Coco (85’ Pasquale); J.Zanetti, Di Biagio, Emre; Conceicao (66’ Guglielminpietro), Recoba (72’ Kallon); Crespo Allenatore Cuper

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