I segnali sono tali da confermare che un dialogo costruttivo è in corso tra le parti: per la fumata bianca, però, ci vuole ancora del tempo. Zlatan Ibrahimovic e Gerry Cardinale si sono incontrati ieri per la seconda volta in un hotel di Corso Venezia, base operativa milanese del numero uno di RedBird. All’uscita lo svedese non ha rilasciato dichiarazioni, ma ha accennato un sorriso ai presenti.
Le versioni dei quotidiani odierni sono differenti. Secondo la Gazzetta dello Sport, si sarebbe discusso di un ruolo trasversale, con Zlatan che potrebbe diventare uno dei soci del fondatore di RedBird e avere il Milan come principale occupazione, senza però dimenticare altre attività come media e intrattenimento. Una figura alla LeBron James che partecipa ad alcuni investimenti del gruppo americano. La società esclude invece un ruolo dirigenziale nel club rossonero. L’attesa è dovuta anche alla necessità di definire un ruolo esteso a più settori, qualcosa che non si risolve in qualche ora.
Secondo il Corriere della Sera, il Milan non ha chiesto aiuto a Ibrahimovic nell’immediato. Cardinale intende aspettare Zlatan e concedergli il tempo per riflettere senza alcuna fretta. La Repubblica, invece, parla di un ruolo da direttore tecnico poiché difficilmente “può accontentarsi di essere una star del carnet di Cardinale o un suo socio d’affari, come il cestista Nba LeBron James“. Ciò che resta è l’apertura al dialogo e l’interesse di ambedue le parti a proseguirlo, ma i tempi non sembrano ancora maturi, per ora.