Ibrahimovic continua ad evolversi. Al suo arrivo in Italia nel 2006 la sua altezza era di 192 cm ed il suo peso di 84 kg; 14 anni dopo i cm sono 195 ed i kg sono 95. “Ibrahimovic ha solo rafforzato nel fisico la sua idea di vicinanza a Odino, un dio dei boschi primitivo e guerriero”, questa l’analisi dell’odierno Corriere della Sera. Nell’Ibrahimovic di oggi c’è oggi una superiorità fisica e tecnica riconosciuta dagli avversari.
I difensori amano i grandi avversari, così da diventare grandi anche loro, ma con lo svedese è diverso. La differenza è sempre evidente, con Ibrahimovic è come giocare a braccio di ferro, vince solo il più forte. A suo modo è eterno il numero 11 rossonero, nella sua struttura del calcio Ibrahimovic è l’Homo Sapiens. Il primitivo non è replicabile perché sapeva fare tutto quello che serviva per vivere. È questa la vera diversità dello svedese, il lato terreno che lo rende universale. Ibrahimovic è stato sempre determinante, ma nel tempo ha fatto di più, come se avesse studiato per impararsi meglio.