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Calabria e Theo Hernandez, le due frecce tuttofare del Milan

Una fetta del merito di questo inizio di stagione da parte del Milan va data ai due terzini: Theo Hernandez e Davide Calabria. Fino all’estate 2019, i due ruoli, quello del terzino destro e quello del terzino sinistro, erano dei punti deboli per il club. Poi l’arrivo di Theo Hernandez, che nel giro di un anno si è affermato come uno dei migliori terzini mancini del campionato. Ma nel frattempo dall’altro lato si assisteva ancora ad un’instabilità. La scorsa stagione di Conti e Calabria è stata negativa, ma con l’avvento della nuova annata, uno dei due si è imposto a suon di grandi prestazioni. Cosa c’è alla base del grande rendimento dei due giocatori?

Calabria: la fiducia del club e la continuità

La storia di Davide Calabria l’ha raccontata a più riprese lui, un anno nero e l’inizio con Pioli non proprio positivo. Un’estate che poteva allontanarlo definitivamente dal club rossonero, le sirene estere. Ma il Milan ha deciso di puntarci e Calabria ha deciso di riscattarsi. La dirigenza più volte ha ribadito la volontà di trattenere il classe ’96, prodotto del vivaio che avrebbe garantito un’importante plusvalenza. Che dire, una scelta che ha pagato. Dei segnali che già si erano intravisti durante le uscite estive, ma come si sa, nella maggior parte dei casi le amichevoli pre-campionato forniscono dati non veritieri.

Non è il caso del numero 2 rossonero, il quale non ha fatto che confermare le buone sensazioni pre-stagionali. In cosa è migliorato? In primis in fase difensiva, così come il compagno sull’altra fascia. Puntare Davide Calabria e riuscire a superarlo risulta davvero difficile a qualunque avversario. L’esempio lampante è il duello con Spinazzola nel famoso 3-3 di San Siro contro la Roma. Il rossonero non lasciò passare nemmeno una volta l’esterno giallorosso, che si sta rendendo protagonista di una stagione incredibile.

La solidità difensiva, data da un buon posizionamento con il corpo quasi in ogni occasione, si riflette in quella che è diventata una solidità offensiva. Perché Calabria non è mai stato perfetto dalla metà campo in su, spesso autore di cross sbagliati. Quest’anno non è così, i cross sono quasi sempre precisi ed interessanti. Ora che ha trovato anche la via del gol, per la prima volta in stagione, contro il Genoa con un gran tiro da fuori, il difensore di origini bresciane può essere una soluzione in più in fase offensiva, che di questi tempi, ne ha bisogno. Ci sarà un motivo se Pioli, in campionato, abbia rinunciato a lui solamente 19′ in 12 gare.

Theo Hernandez: più difesa, ma quando attacca…

Un po’ di tempo fa dedicammo un approfondimento alla situazione intorno a Theo Hernandez. C’era molta perplessità sulle sue prestazioni, da molti ritenute sottotono. Sono bastate poche partite per stravolgere il giudizio della critica. Avevamo esposto due motivazioni per le quali non si vedeva più il Theo straripante della stagione passata: in primis l’impegno difensivo, in secundis la coesistenza con Rafael Leao, non affine alle sue caratteristiche. In effetti, il terzino francese è cresciuto esponenzialmente in fase difensiva, diventando molto tosto da affrontare.

Con il rientro di Rebic, l’infortunio di Leao e l’ascesa di Hauge, piano piano il transalpino sta tornando ai livelli della scorsa stagione anche nella metà campo offensiva. Le due reti contro il Parma sono emblematiche, ma lo erano già le occasioni colossali avute contro l’Hellas Verona. Il treno Theo è tornato a sfrecciare sulla fascia sinistra da un fondo campo all’altro. Le reti in stagione sono 3, gli assist 4, il tutto in 18 gare disputate. In campionato ha saltato solamente l’ultima contro il Genoa e la sua assenza si è fatta sentire.

Con Calabria forma una coppia di terzini con propensione offensiva, ma abili nel difendere gli spazi nella propria metà campo. L’unico aspetto negativo del momento è la questione ammonizioni. La tendenza al cartellino giallo facile non l’ha affatto persa e l’ex Real Madrid si trova già in diffida, con due partite importantissime dinanzi. Alcune sono frutto del carattere un po’ fumantino, come quella contro il Parma a palla oramai lontana. Difficile migliorare sotto questo aspetto, ma mai dire mai. Ciò che è certo è che il Milan in casa abbia due terzini per il presente e per il futuro, due tuttofare da blindare.

Milan: Theo Hernandez – Milanpress, robe dell’altro diavolo

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