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Milan d’oltremanica, da Jimmy Graves a Ruben Loftus-Cheek: gli inglesi nella storia rossonera

Il Milan si sta consistentemente muovendo sul mercato e l’acquisto che sta entusiasmando i tifosi porta il nome di Ruben Loftus-Cheek. Tra le fila dei rossoneri, il centrocampista condividerà il campo con il connazionale Fikayo Tomori. Difatti, l’ormai ex Blues è il settimo inglese a varcare i cancelli di Milanello. Tuttavia, i giocatori d’oltremanica che hanno vestito la maglia della compagine meneghina, non sono tutti ricordati con affetto.

Gli inglesi del Milan: la loro storia in rossonero

Dopo il gol messo a segno a Roma contro l’Italia nel 1961, Jimmy Graves è stato messo nel mirino da varie top club europei. In quell’estate fu proprio il Milan a vincere la concorrenza e portarlo a Milano. L’attaccante, di proprietà del Chelsea, venne pagato 80.000 sterline e giocò 13 partite, mettendo a referto 9 gol. Nonostante l’inglese fosse dotato di buone capacità aeree e di un sinistro micidiale, la sua esperienza con la compagine meneghina fu piuttosto breve. A causa del suo temperamento alquanto eccessivo, il giocatore si scontrò quasi immediatamente con Nereo Rocco e proprio per questo dopo nemmeno un anno tornò a Londra, vestendo la maglia del Tottenham.

Per circa un ventennio, i rapporti tra il Milan e i calciatori d’oltremanica furono sostanzialmente nulli. Questo almeno fino all’ingresso nel 1983 di Luther Blisset nel panorama calcistico. L’inglese proveniva dall’esperienza con il Watford, durante la quale mise a referto per 90 gol. I rossoneri lo acquistarono per un milione di sterline e le aspettative su di lui erano altissime e furono deluse tutte quante. Il giocatore è tuttora ricordato come uno dei profili più insoddisfacenti mai approdati a Milano. Tant’è che dopo una sola stagione prese un biglietto sola andata per l’Inghilterra. Tristemente famoso è il suo gol sbagliato a porta vuota in occasione di un derby contro l’Inter a causa del quale si guadagnò l’appellativo di “Luther miss it“.

 

Dopo la partenza di Luther Blisset fu il turno di Ray Wilkins. Il centrocampista approdò a Milano dopo le esperienze con due big club di Premier League quali Chelsea e Manchester United. Giocatore elegante che univa uno stile unico ad un approccio oculato, diventò ben presto beniamino dei tifosi rossoneri. La sua esperienza al Milan si concluse nel 1987, quando il club meneghino decise di cederlo a titolo definitivo al Paris-Saint-Germain.

Sempre nel 1984, un altro giocatore britannico approdò a Milano. Il suo nome è Mark Hatley. Il suo arrivo non fu accolto con entusiasmo a causa della sua mancanza di esperienza con club importanti e i più maligni paventarono anche l’ipotesi di un Blisset bis. In realtà grazie al suo impeto, la sua rapidità ed un’innata qualità nel gioco aerei si è fatto ben presto apprezzare dai più reticenti. Piuttosto celebre è un suo colpo di testa in occasione di un derby contro l’Inter grazie al quale i tifosi rossoneri lo consacrano. L’inglese terminò la sua esperienza al Milan nel 1987 e si trasferì al Monaco.

Per ritrovare un altro giocatore inglese, è necessario fare un salto temporale di oltre vent’anni. Il nome è quello di David Beckham. Approdato a Milano più per un’operazione di marketing che per un inserimento tattico, si è rivelata una trattativa di successo. Il centrocampista mise in campo con la maglia del Milan non solo la voglia di aiutare i compagni ma mostrò in più occasioni le sue già ben note qualità tecniche. La sua doppia esperienza rossonera si concluse a causa dell’infortunio al tendine d’Achille dopo 32 partite giocate e 2 reti.

Ultimo, in ordine cronologico, è stato Fikayo Tomori. Il difensore ha iniziato la sua esperienza al Milan nel 2021 dopo che i rossoneri concordarono il suo trasferimento a Milano con il Chelsea tramite la formula del prestito oneroso. Forza fisica e ed equilibrata aggressività in campo sono le caratteristiche che lo contraddistinguono e proprio grazie ad esse si è garantito un posto da titolare nell’ano del diciannovesimo scudetto ed è diventato un riferimento non solo per la difesa ma per l’intera squadra. Nella stessa estate è stato riscattato per 28,8 milioni di euro.

Ora, manca solo l’ufficialità per Loftus-Cheek. Se l’affare dovesse andare in porto, il centrocampista sarebbe il settimo giocatore inglese a vestire la maglia rossonera. Con l’augurio che la sua esperienza non ricalchi quella del primo giocatore visto tra le fila del Milan.

Chelsea: Ruben Loftus Cheek (Photo Credit Agenzia Fotogramma)
Chelsea: Ruben Loftus Cheek (Photo Credit Agenzia Fotogramma)

 

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