Dopo i premi di agosto (Pulisic) e settembre (Leão), l’MVP del mese resta in attacco ma stavolta va a Olivier Giroud. Sicuramente ottobre lo ha visto protagonista. Non solo per come ha terminato, con la grande doppietta di testa che ha permesso alla squadra di ottenere un pareggio comunque importante in un big match e su un campo difficile come Napoli, ma anche per la straordinaria prestazione di Genova.
Impossibile dimenticare quando, in pieno recupero, complice l’espulsione di Maignan e senza più cambi a disposizione, Oli ha indossato i guanti e la maglia di Mike per difendere l’1-0. Un finale rocambolesco, nel quale è stato costretto a compiere interventi proprio da portiere. Coraggioso, impeccabile. La prova del Ferraris non andrà via facilmente dalla memoria, è già una piccola pagina di storia, nonostante abbia giocato mezz’ora e non abbia segnato a differenza del Maradona.
Giroud, nella votazione attraverso il nostro sito ufficiale, ha sopravanzato i compagni Musah, Pulisic e Tomori. Il suo ottobre era cominciato con qualche rimpianto dopo aver sprecato una ghiotta occasione a Dortmund in Champions League, proseguendo anche con il miracolo di Szczęsny a negargli il possibile vantaggio contro la Juventus in Serie A, a testimonianza di un periodo vivo alla ricerca del gol che prima di Napoli in generale gli mancava da Roma (inizio settembre) e in movimento dall’esordio a Bologna.
A Marassi, Olivier aveva festeggiato perché il Milan grazie a quella vittoria volava momentaneamente in testa alla classifica alle porte della sosta per le Nazionali. Nello scorso weekend, invece, il numero 9 non ha nascosto il rammarico per la rimonta da 2-0 a 2-2 incassata e il conseguente -3 dalla vetta. Umori diversi però atteggiamenti sempre da leader, ridimostrati nel mese appena lasciato alle spalle. Bravo Oli, certezza Oli. E ora a caccia di nuovi stimoli.