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Giroud: “Non abbiamo ancora vinto niente: voglio lasciare la mia impronta. Sulla doppietta nel derby…”

Olivier Giroud ha rilasciato un’intervista ai microfoni di GQ nella quale ha raccontato la sua esperienza in rossonero fino a questo momento e anche le prospettive future.

Sul derby: “Nel primo tempo sapevamo di non aver giocato molto bene. Nella ripresa siamo scesi in campo sicuri di poter ribaltare il risultato. Il derby è una partita speciale, ti dà un’adrenalina incredibile. Vincerlo con una mia doppietta, segnando entrambe le reti sotto la nostra curva, è stata un’emozione veramente forte“.

Sui suoi tatuaggi: “Il tribale sul polpaccio? Era qualcosa di comune, volevo imitare gli altri giocatori. Il secondo? Sono credente sin da quando sono piccolo, così anche mia madre. Le ho chiesto se le sarebbe piaciuto un tatuaggio con un riferimento biblico, e lei è stata d’accordo“.

Sulla squadra: “Non abbiamo ancora vinto niente, dobbiamo continuare a lottare fino in fondo. Il Milan è sempre stato uno dei club più importanti al mondo: quando indossi questa maglia devi sempre puntare in alto, non ci si può accontentare. Ho sempre pensato che fossimo un’ottima squadra, un bel mix di calciatori giovani ed esperti, guidati da un grande allenatore come Stefano Pioli che ci sprona a dare il massimo ogni giorno. Siamo consapevoli delle nostre qualità e faremo di tutto per regalare delle soddisfazioni ai nostri splendidi tifosi“.

Sul club: “Quando sono arrivato qui ho avvertito subito un forte sentimento di orgoglio. Qui sono passati grandi calciatori francesi come Papin e tantissime leggende del calcio come van Basten, Ronaldinho, Kaká, Sheva… Quando ho parlato per la prima volta su FaceTime con Paolo Maldini è stata una emozione fortissima, perché lui era e rimane una leggenda del grande Milan, che incarna molto bene la classe mondiale del club. Il Milan è una grandissima società e lo si percepisce ogni giorno, l’organizzazione è fantastica, Milanello è bellissimo: c’è tutto per lavorare bene e dare il massimo sul campo“.

Sull’Italia: “Entrambe le mie nonne erano italiane e sono orgoglioso delle mie origini. Giocare in Italia nel Milan e vivere qui insieme alla mia famiglia mi rende davvero molto felice. Amo questo Paese, le sue tradizioni e ovviamente la cucina italiana, che è quasi buona come quella francese“.

Sui top player con cui ha giocato: “Ho avuto la fortuna di giocare con tantissimi grandi campioni, ho vinto il Mondiale con compagni come Kante, Mbappe e molti altri. All’Arsenal e al Chelsea, i due giocatori che mi hanno impressionato di più sono stati Santi Cazorla ed Eden Hazard: per un attaccante come me, essere servito da loro era una delizia“.

Sul futuro: “Cerco di godermi il calcio finché il mio corpo me lo permetterà. È vero, ho vinto tanto e ho realizzato il sogno che avevo da bambino vincendo il Mondiale con la Francia, ma sono molto ambizioso e in ogni singola squadra che ho giocato ho voluto lasciare il segno. Sono qui al Milan per lasciare la mia impronta e provare a vincere dei trofei in un club enorme come quello rossonero“.

Milan: Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Olivier Giroud (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

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