Quel treno di sinistra per l’ultimo scatto verso lo Scudetto. La Gazzetta dello Sport dedica un lungo focus a Theo Hernandez e Rafael Leao, i due uomini che hanno deciso la sfida contro l’Atalanta e che vogliono trascinare il Milan al tricolore. Tutto parte dalla catena sinistra e c’è quella del Liverpool da prendere ad esempio. Robertson e Mané sono al top, ma i milanisti di sinistra sono molto vicini: il conto dei gol è quasi pari, 17 a 16, ma fra Theo e Leao sono meglio distribuiti. Quello che conta per i due ragazzi del Milan però è anche la presenza scenica, e ancora di più il miglioramento tattico. I progressi di Leao, anche a livello tattico, sono evidenti e Theo, che anche grazie al Milan ha conquistato la fiducia del c.t. Deschamps e al Mondiale in Qatar potrebbe essere fra i protagonisti, sta ancora cercando di assorbire le lezioni di tattica che gli arrivano quotidianamente: gli oggettivi passi in avanti di Theo fanno pensare a lui come al miglior difensore di fascia sinistra dei prossimi anni. Terzino sì, ma con licenza di attaccare.
Il Milan non ha avuto paura di puntare su di lui e ha rischiato tanto anche con Rafa Leao, apparentemente indolente e difficile da collocare sul piano tattico. Prima punta no, seconda punta neppure, trequartista non ne parliamo. Pioli ha saputo trovargli una collocazione e inculcargli in qualche modo un senso più spiccato del gol. Nell’accelerata finale che potrebbe portare il Milan allo scudetto, Leao è stato sempre presente: tre gol nelle ultime tre partite in casa, un assist all’Olimpico contro la Lazio e due a Verona. Non soltanto colpi di classe quindi, ma una continuità finalmente raggiunta. E anche questo è un risultato ottenuto anche grazie alle attenzioni e alla pazienza di Pioli e di tutto lo staff: il club non ha mai pensato di cedere il suo tesoro portoghese. Il rinnovo dovrebbe arrivare presto e con lo scudetto in tasca sarebbe più semplice chiudere la questione.
