Nell’arco della stagione ancora in corso, i dirigenti del Milan hanno compreso che il ruolo del direttore sportivo è fondamentale e non può mancare in un club glorioso come quello rossonero.
Il D.S. non è una figura facile da identificare. Come riporta il Corriere dello Sport, infatti, il nome in primo piano era Paratici e, fino a ieri, salivano le quote di D’Amico (direttore sportivo dell’Atalanta) e molto apprezzato da Furlani. Purtroppo, però, Percassi, amministratore delegato dei bergamaschi, ha blindato il proprio direttore sportivo dichiarando che avrà l’enorme compito di creare, ancora una volta, una squadra competitiva.
Nella rosa di soci del management, poi, vi sono Cardinale, proprietario del club, e Ibrahimovic, senior advisor. Se il primo, qualche giorno fa, è stato in Italia proprio per cercare di ricucire, invano, lo strappo con Paratici, il secondo, invece, poneva Tare, ex direttore sportivo della Lazio, come prima scelta. Anche Furlani ha incontrato l’ex laziale ma senza riscontri positivi al 100%.
Rimane una percentuale, neanche così bassa, che potrebbe vedere la conferma dell’attuale struttura societaria. Questa ipotesi non sembra essere così improbabile anche perché Moncada sta studiando proprio per ricoprire quel ruolo in un club.
