«La società sta lavorando per colmare questa necessità. È arrivato Gabbia, è arrivato Terracciano, abbiamo riempito un po’ le nostre difficoltà ma sicuramente manca ancora un difensore». Stefano Pioli è stato chiaro nella conferenza pre-partita di Milan-Roma: a Milanello arriverà un altro difensore centrale e questo fa sorgere non pochi interrogativi sulle strategie rossonere.
Difensore centrale, da emergenza ad abbondanza?
In questo momento la batteria di centrali a disposizione dell’allenatore parmense è composta da Kjaer, Simic, Gabbia e dal rientrante Pellegrino. Restano fuori e lo saranno ancora per un mesetto circa (ma sui rientri dei calciatori milanisti neanche il più temerario metterebbe la mano sul fuoco) Tomori e Thiaw mentre le cose saranno un po’ più lunghe per Kalulu. Aggiungendo il presunto nuovo arrivo, il Milan chiuderebbe la stagione con ben otto difensori centrali, un numero spropositato.
Difesa a tre per il futuro: la suggestione
Dunque perché andare alla ricerca dell’ennesimo centrale? Da una parte il sospetto che per Tomori e Thiaw lo stop possa essere più lungo del previsto, dall’altra la possibilità che il nuovo arrivo sia più finalizzato al futuro che all’immediato. Un preludio a un possibile passaggio alla difesa a tre? Se così che tipo di difensore andare a cercare? E soprattutto che profilo scegliere senza sapere chi sarà l’allenatore del prossimo anno? O magari è già un indizio che porta alla figura di Antonio Conte?
Ok la difesa, ma a centrocampo?
Insomma decifrare le mosse del Milan anche in questo caso è un bel casino e fa specie che mentre il reparto difensivo rischia di affollarsi, si parli così poco del centrocampo che senza Bennacer in Coppa d’Africa, senza Krunic ceduto in Turchia, senza Pobega ai box fino ad aprile, resta con le pedine contate tra cui un Loftus-Cheek non esattamente di titanio. Gli unici rumors di mercato a tal proposito riguardano il 35enne Nemanja Matić, chiamatosi fuori dal Rennes dopo pochi mesi. La classica toppa di cui faremmo tranquillamente a meno.
