È appena terminata la tournée negli Stati Uniti per il Milan, e in queste ore ha fatto ritorno in Italia dopo un’ottima campagna durata circa 10 giorni. Il mister Fonseca può ritenersi soddisfatto del lavoro della squadra, che ha portato a casa il bottino pieno: tre vittorie su tre contro squadre di altissimo livello, ovvero Manchester City, Real Madrid e Barcellona. Ciò che ha stupito di più è stata la capacità della squadra di assorbire le nozioni e i dettami tattici del nuovo mister, che adotta un sistema di gioco diverso rispetto a Pioli.
DIARIO DI BORDO: UN MILAN CHE FUNZIONA E VA…
Nel racconto del primo giorno di ritiro, lo scorso 8 luglio, era parsa subito chiara l’intenzione di Fonseca di voler dominare le partite, tra intensità, corsa e personalità. In molti erano scettici dopo il pareggio di Vienna, nell’amichevole del 20 luglio. Ma in tanti si sono ricreduti dopo le tre splendide prestazioni americane. È calcio d’estate, è vero, ma gli aspetti positivi sono molti e vanno tenuti in considerazione per costruire qualcosa di importante.
Tra calciatori arrivati dopo per via dell’europeo, e chi invece era in procinto di cambiare squadra, le aspettative per la tournée non erano delle migliori. E invece nelle prime due gare contro Man City e Real Madrid, il Milan è sceso in campo determinato e alla ricerca di un gioco convincente. Il possesso consolidato e i continui scambi tra portiere e difensori per far avanzare la pressione degli avversari e triangolare attaccando gli spazi alle spalle dei centrocampisti avversari, ha portato i suoi frutti. Tante belle azioni, tante belle giocate di qualità.
Questo Milan ha i giocatori adatti per ciò che vuole Fonseca. Anche ieri sera, con le gambe più pesanti del solito, gli ultimi – grossi – carichi di lavoro, i rossoneri hanno espresso un bel calcio nella prima frazione di gioco. Nella ripresa, invece, tra cambi e stanchezza, si è vista meno qualità ed un ritmo più blando. Tante scoperte: i vari Torriani, Liberali, un ritrovato Chukwueze, Loftus-Cheek imponente, ma anche Bennacer e Saelemeaekers, che ha voglia di riprendersi il suo Milan. Nota meno positiva per Terracciano: il classe 2003 è in difficoltà a giocare a sinistra, è impreciso coi piedi e sembra non riuscire a levarsi di dosso la pressione. Sbaglia i tempi della pressione, si mette male con il corpo quando deve ricevere il pallone, insomma, c’è molto da lavorare.
MA ATTENZIONE…
Qualche piccolo dubbio sorge: al momento Fonseca ha mostrato, nelle tre amichevoli di lusso, 3 impostazioni di gioco praticamente uguali. Quando il Milan affronterà squadre chiuse, ovvero nel quasi il 40% delle avversarie in serie A, che non iniziano la pressione in avanti, che si fa? È vero, il Milan ha i giocatori abili nell’1 vs 1 per creare fastidi e superiorità numerica, ma allenare la squadra solo al “piano A” non è il massimo. Inoltre, il mediano di rottura e presenza fisica resta fondamentale. Si è visto come, nel momento della ri-aggressione, il Milan lasci un vuoto alle spalle, e senza un calciatore pronto a recuperare la posizione, la difesa diventa vulnerabile. Quindi, il diario di bordo dice: ottimo lavoro, ma Fonseca va aiutato anche con un ultimo, grande, colpo di mercato.