La sensazione di non esser mai in controllo della partita durante i derby, è il disagio che ogni milanista percepisce negli ultimi anni. Per accoppiamento tattico e fisico, l’Inter è una delle squadre che questo Milan soffre maggiormente e nascondercelo non cambia l’assunto né tantomeno risolve la questione.
Il come preparare la partita di domani è sicuramente condizionato dalla prestazione e dal risultato dell’andata. Il Milan di Pioli il suo meglio può darlo quando riesce a star alto, aggressivo e molto corto. Per poterlo fare deve star bene atleticamente e mentalmente, pertanto la ratio suggerirebbe di non approcciarla in questo modo (vedi mercoledì scorso…).
L’identità rossonera dunque andrà forse modificata per giocarsi di fatto la stagione in 90 minuti. Provare a stare più bassi per poi ripartire potrebbe essere una tattica di “sopravvivenza”, per restare se non altro nella sfida. Prendere i nerazzurri alti a tutto campo non è impresa facile e come predetto, non è nemmeno il momento per mancanza di brillantezza nella corsa.
Sicuro si alzeranno chilogrammi e centimetri, perché la sensazione è che giocheranno Thiaw per Kjær e Leao per Saelemaekers sulla sinistra, con il belga dirottato dalla parte opposta. Da capire chi prenderà il posto vacante di Bennacer, ruolo chiave sia pensando alla fase di possesso che soprattutto per quella di non possesso.
Non restano molte carte da giocarsi, ma non ripetere le ingenuità delle ultime tre stracittadine sarebbe già un passo avanti, forse non sufficiente per volare ad Istanbul, ma comunque per cercare di uscirne indenni. Concentrazione, pazienza e fortuna, servirà tutto per una rimonta alla quale credono in pochi.