Il bicchiere è mezzo pieno. Non è facile affermarlo dopo una sconfitta là dove fa più male, nella partita più sentita. Dopo due sconfitte, se allarghiamo lo sguardo, consecutive sempre per mano di una squadra nerazzurra. Non è facile soprattutto se, nell’arco di quattro giorni, sotto la colonnina “S” ti tocca segnare lo stesso numero che hai ritrovato a fine 2020 dopo 35 partite di campionato. Ma c’è modo e modo di perdere e il Milan ieri, a differenza di sabato scorso, ha perso bene.
Che se ne dica, tutto passa dal minuto 58. Privo di un uomo, e non di un uomo qualsiasi, il crollo del Milan era cosa prevedibile. Qualsiasi milanista – sfido – dopo il rosso sventolato all’indirizzo di Ibra ha pensato: “Ecco, l’abbiamo persa”. E così è stato. Quello che però rimane, anche agli occhi di uno Stefano Pioli uscito dal campo soddisfatto e fiducioso, è l’immagine di una squadra mai doma, orgogliosa, che nonostante l’inferiorità numerica e l’uscita anticipata del suo parafulmine, non si è disgregata sotto gli attacchi della candidata numero uno al titolo di campione d’Italia, puntellata nel secondo tempo con l’artiglieria pesante.
Le buone notizie, in ottica campionato, sono fondamentalmente tre. Il Milan, appunto, non ha perso consapevolezza dopo la “scoppola” incassata dall’Atalanta. E questo non ha bisogno di ulteriori argomentazioni, dato che dopo un primo tempo equilibrato i rossoneri sono comunque andati al riposo in vantaggio. Come sarebbe potuta finire undici contro undici rimane un dilemma di cui oggi poco importa. Quello che importa è che la risposta c’è stata. Il secondo sospiro di sollievo riguarda proprio la Coppa Italia. Premesso che vincere il derby è bello sempre – anche nei tornei estivi, quelli che ormai non esiston più – e che l’idea di un’ulteriore sfida con la Juventus rimane affascinante, evitare un doppio scontro infrasettimanale in questo momento è grasso che cola.
Soprattutto se lo sbologni alla tua inseguitrice in campionato, che con l’uscita dalla Champions per i prossimi mesi si è garantita un calendario più morbido. Poca roba in realtà, ma considerando la rosa attualmente decima meglio a loro che a noi. Infine, non sono da sottovalutare le dichiarazioni nel post gara dei protagonisti nerazzurri. A detta di Barella e Conte, l’Inter ha dimostrato una volta per tutte di essere superiore. Senza volersi nascondere dietro l’espulsione, ai calci piazzati e alle tante assenze, la speranza è che i “cugini” siano davvero tutto qui. E che siano effettivamente convinti che il Milan sia solo quello di ieri sera. Una botta di superbia che ci si augura possa rivelarsi un vero e proprio boomerang.