L’ex tecnico di Charles De Ketelaere nell’U15 del Club Brugge, Carlo van Grimberghe, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gazzetta.it. Il talento belga è vicino al trasferimento al Milan: ecco il pensiero di chi lo ha visto crescere.
“Beato chi lo prende. Un colpo per il presente e il futuro. Può fare il fantasista, la mezzala, perfino la punta. E da ragazzino giocava centrale difensivo. Charles è alto, tecnico e ha un gran senso del gioco, quindi se la cavava discretamente. Per fortuna è stato spostato più avanti“.
Un aneddoto sul giocatore: “Ricordo un torneo in Belgio. Eravamo sotto di due gol all’intervallo, ma Charles prende la parola nello spogliatoio e incinta la squadra per dieci minuti, battendo ‘il cinque’ a tutti. I ragazzi escono, segnano il 2-1 dopo poco tempo e assediano l’area avversaria. A tre minuti dalla fine fischiano un rigore per noi. Dalla panchina dico di lasciarlo a Charles, che infatti sigla il 2-2. Ha sempre amato il pallone, allenarsi, giocare. Lo vedevi dagli occhi“.
Sul ruolo: “Dipende dal contesto. Se gioca in una squadra con esterni forti e contropiede può distinguersi da punta, ma credo sia più forte come fantasista“.
Sulla somiglianza con De Bruyne: “Assolutamente sì. Ha guizzi, intuizioni, visione di gioco, sa giocare in velocità e non perde mai il pallone. Inoltre mette la palla dove vuole. L’anno scorso ha servito una decina di assist giocando da attaccante“.
Sui miglioramenti da fare: “I colpi di testa. E poi il dialogo in campo. A volte è troppo silenzioso. Se vuole diventare un leader in tutti i sensi deve imparare a parlare di più. Charles avrà bisogno di capire il calcio italiano e di adattarsi, ma può essere la rivelazione della Serie A. Gli va data solo fiducia“.