Sempre più vicino. Da semplice voce a trattativa: Charles De Ketelaere può partire in prestito con diritto di riscatto verso Bergamo, verso l’Atalanta. Manca ancora il benestare del calciatore che ha anche altre offerte, soprattutto da Olanda, Francia e Spagna, ma i club italiani sono già d’accordo su tutto. Se il belga darà l’ok, l’affare si farà per 3 milioni di euro di prestito oneroso più circa 23 milioni per l’eventuale riscatto. Si tratta soltanto di un diritto, a cui i rossoneri non hanno voluto aggiungere la possibilità di contro-riscattare il giocatore, consapevoli della riluttanza bergamasca.
L’affare più oneroso degli ultimi mercati, quello che è stato un vero e proprio tormentone per l’intera estate scorsa, quello che ha tenuto in apprensione tutti i tifosi milanisti, va in archivio, almeno per ora, dopo soltanto dodici mesi. Un anno pieno di delusioni, mugugni, cattive prestazioni e attese non mantenute. Un anno con un solo vero e proprio sussulto: quell’esordio dal 1′ contro il Bologna a fine agosto 2022, in cui il belga fece intravedere lampi di classe innata, offrì al pubblico un paio di colpi scintillanti e mise a referto l’unico suo contributo ad un gol rossonero dell’intera stagione 2022/2023, l’assist a Leao per il gol dell’1-0 ai felsinei. Poi soltanto brutte prestazioni, gol clamorosi sbagliati, occasioni buttate al vento e tanta, tanta panchina.
Con l’addio di Paolo Maldini al Milan, ad inizio giugno scorso, si era già capito che per De Ketelaere l’esperienza in rossonero, almeno per ora, sarebbe arrivata al capolinea. L’ex capitano l’ha sempre difeso, sempre protetto, sempre coccolato dall’alto della sua grandezza e della sua immensa esperienza. Stefano Pioli, invece, dal canto suo, aveva già fatto capire, nel corso della scorsa stagione, di non crederci più. Il tempo a disposizione di De Ketelaere, con il passare delle settimane e dei mesi, infatti, è stato sempre di meno ed era abbastanza chiaro che, una volta saltato Maldini, ma non Pioli, il belga avrebbe avuto vita breve a Milanello.
Tanto breve da non avere a disposizione nemmeno 1′ nell’ultima amichevole americana contro il Barcellona. Segno inequivocabile che per il tecnico rossonero il trequartista belga non fa più parte del progetto. Questo, in realtà, lo aveva già detto il mercato rossonero che ha visto arrivare quattro esterni d’attacco; ma anche le scelte tattiche di Pioli che passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3 ha fatto capire che per uno con le caratteristiche di De Ketelaere nel prossimo Milan non ci sarebbe stato spazio. Se Atalanta sarà, quindi, spetterà a Gasperini farne uscire voglia di riscatto, carattere, talento e affinità al calcio italiano, tutte cose mai viste in un’intera stagione rossonera.
L’affare, almeno ad oggi, conviene a tutti. De Ketelaere va in una squadra dove può esprimere tutto il suo talento e può sentirsi più libero di farlo, senza avere 80mila occhi addosso che lo giudicano e mugugnano (anche se per la verità i tifosi del Milan, almeno la maggior parte, lo hanno sostenuto fino all’ultima partita di campionato contro il Verona) ad ogni suo errore. L’Atalanta si ritrova in casa un calciatore che fino ad un anno fa sembrava un potenziale crack del calcio mondiale. Colpi di classe da far stropicciare gli occhi, caratteristiche e potenziale che può diventare sempre più importante, età dalla sua.
E, infine, il Milan. De Ketelaere per i rossoneri è risultato essere un investimento sbagliato. Qualora esplodesse nella prossima stagione e l’Atalanta lo riscattasse, i rossoneri non ci perderebbero un euro di minusvalenza, anzi registrerebbero una piccola plusvalenza. Per questa stagione i rossoneri si ritroveranno con un calciatore e uno stipendio da pagare in meno in una rosa già parecchio affollata e che, dal punto di vista tattico, non prevede la presenza del belga.
I rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato ci sono e sono tanti, ma al momento la scelta migliore da fare è senza dubbio questa, considerando anche l’impossibilità di venderlo a titolo definitivo o prestarlo con obbligo di riscatto. Una soluzione che fa guadagnare qualche milioncino al Milan e che dà la possibilità al ragazzo di mostrare finalmente tutto il suo talento. E, allora, buona fortuna Charles!
