HomeIn evidenzaRitardo sui rinnovi di Maldini e Massara: danno al Milan e alla...

Ritardo sui rinnovi di Maldini e Massara: danno al Milan e alla sua immagine

C’è chi ne esce bene e c’è chi ne esce male, a prescindere da quel che sarà. Siamo arrivati al 16 giugno, poche ore al 17, e i rinnovi di contratto di Paolo Maldini e Frederic Massara non sono ancora stati firmati. Il 30 giugno si avvicina con un mix di sensazioni, ma con la consueta frase: “Manca solo la firma”. Eh, dite poco.

Cosa comporta questo ritardo a livello di immagine per il club e per i dirigenti? La discussione che si può aprire è ampia, a seconda del livello di conoscenza che si ha della vicenda, dalla sua vicinanza o meno. Cercherò, cercheremo, di restare appesi alla “realtà apparente”, ovvero come possa essere percepita dall’esterno la situazione.

C’è chi ne esce bene: Maldini e Massara

Senza ombra di dubbio chi ne uscirà meglio da tutto questo saranno proprio le due persone a capo dell’area sportiva. Quella di Maldini alla Gazzetta dello Sport non è stata un’intervista, ma un urlo alla chiarezza. Non un mettere le mani avanti, anche se ora come ora può essere anche un’interpretazione a posteriori, probabilmente nemmeno preventivata dal diretto interessato. Con quell’urlo ha passato la patata bollente alla proprietà. Sì, ma quale?

La prima risposta l’ha avuta dopo pochi giorni, con le firme e l’ufficializzazione dell’accordo tra Elliott e RedBird che porterà al closing verso settembre. La seconda l’ha avuta da Gerry Cardinale, che a quanto sembra lo ha rassicurato di un futuro insieme per un progetto ambizioso. Una non-risposta, almeno finché non si passerà alle “cose formali”, questa volta dannatamente fondamentali.

E se il plot twist finale fosse un loro saluto? Certamente non subirebbero alcun danno, anche in caso di loro rifiuto. In questo momento passano per gli underdog, coloro che non possono toccare palla. Fino a prova contraria il loro lavoro lo stanno svolgendo fino all’ultimo giorno disponibile, anche senza sapere se porterà loro un qualche tipo di beneficio o gratificazione. Sarebbe una sciagura per la società. Non sprecate nemmeno il fiato per dire “non c’è nulla più grande del Milan”, perché troverete come risposta “non c’è figura superiore a Paolo Maldini per il Milan”.

C’è chi ne esce male: Elliott, Gazidis, RedBird, Cardinale

L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalle personalità societarie più alta, che siano quelle precedenti o quelle prossime alle cariche, che siano Elliott e Gazidis o RedBird e Cardinale.

Certo non è mai corretto fare rewind perché a quel punto lo si potrebbe fare anche per gli altri rinnovi mancati, questa volta dei giocatori. Qui però si parla di una questione ben più alta, che sta alla base della gestione di una società calcistica: la dirigenza. E siamo a metà giugno, non a ottobre. Si assumano le eventuali colpe di questa sciagura, giusto ripeterlo, sia i primi che i secondi. Perché i primi hanno tergiversato e lasciato scorrere, perché i secondi dovevano presentarsi con un biglietto da visita immediato chiamato “rinnovi” e non lo hanno fatto ancora.

E se dovessero rimanere? L’immagine del club, là sempre ritorniamo, ne risentirà comunque. Il caso di studio più banale è quello riguardante Sven Botman, palesemente innamorato di Maldini e del modo in cui il direttore dell’area tecnica gli ha presentato il progetto Milan. E della società che idea potrà mai avere? Una società che al momento non esiste al punto da non permettere la chiusura di alcun affare. Tutto per colpa dei ritardi. Sven Botman ora verrebbe al Milan per Maldini, non per il club in sé.

Le tante domande di questo breve pezzo non sono messe a caso, ma denotano confusione e mancanza di certezze. E non sono accettabili a quasi 13 giorni dalla possibile fine, evitabile, di un rapporto. Poi possiamo immaginarci l’esistenza di un altro mondo, nel quale gli accordi sono stati raggiunti e le firme sono concepite da tutte le parti in causa come una semplice formalità. Ma noi restiamo alla “realtà apparente”, perché questo sappiamo di una vicenda a tratti grottesca.

Milan: Paolo Maldini, Frederic Massara (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)
Milan: Paolo Maldini, Frederic Massara (Photo Credit: Agenzia Fotogramma)

Altre notizie

Melillo (procuratore nazionale antimafia): “Infiltrazioni della criminalità organizzata anche nelle società di calcio professionistico”

Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo ha parlato di infiltrazioni della criminalità...

Milan, la situazione allenatore: Lopetegui ad oggi resta la prima scelta. Le alternative…

Non ci sono grandissime novità in merito a quello che sarà il prossimo allenatore...

Sky Sport, Di Marzio: “Se il Milan potesse scegliere oggi prenderebbe Thiago Motta, la Juventus però…”

Gianluca Di Marzio, esperto giornalista di calciomercato, ha rivelato quello che è il nome...

Milan, che tristezza! Per rispetto dei tifosi, onorate il finale di stagione e prendete un allenatore che riaccenda la passione

L'eliminazione dall'Europa League per mano della Roma e la consegna della seconda stella all'Inter...

Ultim'ora

Melillo (procuratore nazionale antimafia): “Infiltrazioni della criminalità organizzata anche nelle società di calcio professionistico”

Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo ha parlato di infiltrazioni della criminalità...

Milan, la situazione allenatore: Lopetegui ad oggi resta la prima scelta. Le alternative…

Non ci sono grandissime novità in merito a quello che sarà il prossimo allenatore...

Sky Sport, Di Marzio: “Se il Milan potesse scegliere oggi prenderebbe Thiago Motta, la Juventus però…”

Gianluca Di Marzio, esperto giornalista di calciomercato, ha rivelato quello che è il nome...