Alessandro Costacurta ha rilasciato un’intervista ai microfoni di SportWeek, settimanale della Gazzetta dello Sport, nella quale ha parlato della nuova Champions League che inizierà nel corso della prossima settimana. L’ex difensore, oggi talent di Sky Sport, ha toccato anche il tema Milan: ecco il suo pensiero.
“Il Milan è nell’occhio del ciclone per ciò che è successo a Roma con Theo e Leao, ma, nel loro caso come per le altre rivali dell’Inter, oggi discutiamo sui problemi, ma tra qualche giornata parleremo di altro. È bene che certi difetti risaltino all’inizio, alla prima, seconda o terza giornata, ma, tornando a Theo e Leao, è altrettanto necessario che società, allenatore e compagni facciano loro capire che cose come quella di non avvicinarsi all’allenatore durante il cooling break non devono più succedere. Io non voglio addossare troppe colpe ai due giocatori, perché i loro comportamenti sono figli dei tempi attuali: ai miei tempi le regole erano più rigide e, nel caso non fossero rispettate, le conseguenze erano severe. Oggi c’è più lassismo. Sono sicuro che il francese e il portoghese abbiano l’intelligenza necessaria per capire di aver sbagliato“.
Sui problemi difensivi: “Nella mia carriera ho imparato che correre in avanti è molto più semplice che farlo all’indietro. Quando attacchi puoi improvvisare, anzi, più sei imprevedibile e meglio è per disorientare e poi colpire l’avversario. Al contrario, nella fase difensiva devi fare attenzione ai movimenti dei tuoi compagni di linea e a quelli dell’avversario che ti corre di fianco. È da qualche anno che il Milan soffre in difesa: non può essere solo una questione di equilibrio di squadra, deve esserci anche un problema di qualità individuale. Certi movimenti che dovrebbero essere naturali nei giocatori dei grandi club, quelli del Milan non li fanno: o non ce li hanno naturalmente o in questo momento non sono abbastanza concentrati per effettuarli. Sbagliano non solo a livello di reparto, ma pure individuale: questa è la cosa grave“.