Come scrive chiaramente la Gazzetta dello Sport, la vittoria del Milan ieri è stata bella si, ma non è sufficiente: le vittorie importanti sono altre. Nulla toglie, però, alla grandissima prestazione del Diavoletto ieri, contando anche la presenza di tanti Under 20 che hanno fatto benissimo (Traorè ha anche segnato).
LA PARTITA
Non era iniziata nel migliore dei modi, il Cagliari si è presentato a San Siro sfacciato, con un piano partita imprevisto: all’attacco, subito. E per poco la squadra di Ranieri non riesce a traumatizzare subito i padroni di casa, se non ci fosse quel giovanotto di Mirante a schiaffeggiare una palla diretta verso l’1-0 cagliaritano, su una deviazione di testa nata da calcio d’angolo.
THEO
Theo è stato decisivo ieri, tornato ai livelli di “miglior terzino al mondo” ha deciso di impattare e decidere la partita. Due assist uno più bello dell’altro: prima una palla tagliata dal centrocampo all’area di rigore, gran stop di Jovic e a seguire la butta in rete; e poi si fa una cavalcata tutto campo – degna di quel famoso Milan–Atalanta pre scudetto – e la appoggia facile facile nuovamente per il serbo che, complice anche Radunovic, firma la doppietta.
UNDER
I ragazzi della Primavera si sono comportati in maniera impeccabile, tra i titolari c’erano Jimenez, Simic e Traorè, mentre durante il secondo tempo sono poi entrati anche Bartesaghi e Zeroli. Ottimo apporto soprattutto di Jimenez, che di fatto sembra un giocatore pronto a confrontarsi con gli altri, ma vedremo cosa dirà il tempo.
IL RITROVATO SORRISO DI LEAO
Alla fine entra anche Leao che a suon di dribbling, accelerate e tocchi di suola manda in confusione il Cagliari (già abbastanza stordito) per tutti gli ultimi 20 minuti. Arriva anche il gol per il portoghese che sorride e si diverte. Ah la mente, cosa ti può permettere di fare se la si ha sgombra. Chiedere a Luka Jovic per credere.
CHE JOVIC
I primi 2-3 mesi del serbo sono stati completamente nulli, quando entrava perdeva il pallone, non lo controllava, non riusciva a muoversi in campo. Ora, anzi, contro il Borussia è scattato qualcosa nella sua mente, qualcosa che gli ha permesso di segnare 5 gol da quella partita in poi. Se dovesse tornare quello del Frankfurt, chissà che alla fine la punta titolare, il Milan non l’abbia trovata.